Con un doppio concerto sold out, la ventiduesima edizione di JazzOp chiude in bellezza. Protagonista della serata finale, il sassofonista statunitense Bobby Watson, in un dialogo musicale travolgente con l’Orchestra jazz della Sardegna.
Il Teatro Verdi di Sassari esplode in applausi per l’ultima serata di JazzOp, la rassegna musicale che da ventidue edizioni porta il grande jazz internazionale in Sardegna. Il sipario si alza su un evento straordinario che vede protagonista Bobby Watson, sassofonista tra i più rappresentativi della scena afroamericana, accompagnato dall’Orchestra jazz della Sardegna (OJS). L’iniziativa, organizzata dall’associazione Blue Note Orchestra in collaborazione con la Cooperativa Teatro e/o Musica, trasforma il palco in un crocevia sonoro tra groove contemporaneo e tradizione jazzistica.
L’entusiasmo per “OJS Meets Bobby Watson” cresce sin dalle prime battute, con una platea gremita pronta a lasciarsi travolgere da una serata che fonde composizione, improvvisazione e intensità emotiva. A curare gli arrangiamenti dei brani firmati da Watson è Duccio Bertini, direttore e compositore toscano, che plasma ogni nota per integrarsi perfettamente con la potenza e la raffinatezza della OJS. La fusione tra la storica band sassarese e la carismatica voce del sax alto di Watson accende l’entusiasmo del pubblico, che segue il concerto in un silenzio carico di attesa, rotto solo da esplosioni di applausi.
Bobby Watson e OJS: il jazz come dialogo tra continenti
La magia cresce con ogni brano eseguito sul palco del Teatro Verdi, mentre Bobby Watson porta in scena il meglio della sua vasta produzione artistica. Figura centrale nella storia del jazz moderno, Watson vanta una carriera che attraversa decenni e collaborazioni con leggende come Art Blakey, Wynton Marsalis, Max Roach e Betty Carter. Con oltre 30 dischi da solista e più di un centinaio di collaborazioni, il sassofonista di Lawrence, Kansas imprime ogni nota di un’energia viva e inconfondibile.
Nella serata sassarese, la OJS accompagna Watson con una precisione straordinaria, dando vita a un viaggio musicale che emoziona e sorprende. In programma i brani più celebri del compositore americano, ma anche inediti preparati appositamente per questa data, tra cui “Memories”, scritto da Duccio Bertini come omaggio al pubblico di Sassari. Il risultato è un intreccio raffinato tra partiture scritte e improvvisazione, in un crescendo che sfocia nei tre bis finali acclamati da un pubblico in piedi.
La rassegna JazzOp, sostenuta dalla Regione Sardegna, dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione di Sardegna, si conferma così un appuntamento imprescindibile nel panorama musicale isolano. L’entusiasmo travolgente del pubblico, accorso numeroso anche nei concerti domenicali, testimonia la qualità e la forza attrattiva di una proposta artistica capace di coniugare talento locale e voci internazionali.