Il documentario “Nella colonia penale” esplora il sistema delle colonie penali in Sardegna, dove lavoro e detenzione si intrecciano ancora oggi in un contesto isolato e sospeso nel tempo.
Un viaggio nelle zone grigie della giustizia
Il film documentario “Nella colonia penale” debutta in anteprima internazionale l’8 maggio 2025 al Bellaria Film Festival, offrendo uno sguardo crudo e necessario su una realtà ancora poco raccontata: quella delle colonie penali attive in Sardegna. Diretto da Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana, da un’idea di Nicola Contini, il film denuncia l’esistenza di un modello detentivo che sopravvive ai margini dell’Europa contemporanea.
Un documentario che rompe il silenzio
Prodotto da Mommotty, “Nella colonia penale” ha ottenuto il premio di post-produzione “In Emergenza”, promosso dal Bellaria Film Festival. Questo riconoscimento testimonia l’interesse che l’opera ha suscitato sin dalla sua fase progettuale, segno di una necessità diffusa di riflettere su una forma di detenzione che, sebbene invisibile, continua a operare nell’ombra.
Vita e lavoro tra le mura invisibili
Girato tra Isili, Mamone, Is Arenas e l’ex colonia dell’Asinara, il documentario racconta la quotidianità dei detenuti – per lo più migranti – nelle cosiddette case di lavoro all’aperto. Qui, la pena si espia attraverso il lavoro agricolo, l’allevamento e la manutenzione delle stesse strutture penitenziarie. Un’esistenza regolata da gesti ripetitivi, dove il confine tra libertà e reclusione diventa sempre più sottile.
Uno sguardo corale e implacabile
Attraverso un approccio visivo rigoroso e corale, i registi mettono a nudo le dinamiche di controllo, disciplina e sfruttamento che caratterizzano un sistema apparentemente superato, ma ancora profondamente radicato nella società. Il film solleva domande scomode, soprattutto alla luce delle riflessioni nate durante la pandemia, interrogandosi sul rapporto tra lavoro e coercizione, tra l’umano e l’animale.
Un’opera che lascia il segno
“Nella colonia penale” non è solo un documentario, ma un invito a guardare oltre ciò che è visibile. La proiezione al Bellaria Film Festival rappresenta un punto di partenza per un dibattito necessario sul concetto di giustizia, di pena e di umanità.