Due giorni per scoprire palazzi, chiese e percorsi nel cuore di Sassari e nei suoi quartieri con tante aperture straordinarie e itinerari tra natura, arte e storia.
Sassari si apre ai cittadini e ai visitatori con la diciannovesima edizione di Monumenti Aperti, organizzata da Imago Mundi per il fine settimana del 3 e 4 maggio. L’iniziativa culturale torna con il tema “Dove tutto è possibile”, presentando 47 siti visitabili e cinque itinerari tematici che attraversano il centro storico, i quartieri periferici e l’agro circostante. Le visite saranno gratuite e disponibili oggi dalle 17 alle 21 e domani dalle 10 alle 21, con l’inaugurazione ufficiale prevista oggi alle 16.30 in piazza Castello.
Tra le novità principali di quest’anno spiccano la riapertura del Museo Archeologico Nazionale “Sanna”, la possibilità di visitare per la prima volta l’Ex MaTer, l’Ex Colonia Campestre di Li Punti e l’inedito Villino Ricci, insieme all’affascinante villino liberty Bianchi Peiscin. L’iniziativa include anche siti poco accessibili nel resto dell’anno, come il Castello Estense, la Basilica del Sacro Cuore, l’Ex Caserma Lamarmora e il compendio ferroviario di viale Sicilia, offrendo un’occasione unica per entrare in contatto diretto con il patrimonio locale.
Itinerari tra storia e memoria per un’esperienza immersiva nella cultura cittadina
Il primo dei cinque percorsi, “Nel nome dei centri storici”, valorizza i monumenti simbolo di Sassari: dal Palazzo Ducale alla Cattedrale di San Nicola, passando per il Museo Diocesano, la chiesa di San Michele, quella di San Giacomo, il Palazzo del Tribunale e il Palazzo di Città. Rientrano nel tragitto anche l’ex Convento di via Santa Elisabetta e la Pinacoteca Nazionale, tra i siti più attesi del 2025.
Il secondo itinerario, “Dentro le mura”, guida i visitatori tra le antiche architetture religiose e civili come l’Infermeria San Pietro, la Fontana di Rosello, Casa Tomé e la sede storica dell’Università di Sassari. A questi si aggiungono il restaurato Palazzo della Frumentaria e la nuova apertura della Biblioteca Diocesana, simboli della rinascita del patrimonio locale.
Natura, periferie e archeologia: i luoghi dell’anima oltre il centro cittadino
“Oltre le mura” include palazzi e musei fuori dal centro, tra cui la Sala Sibilia, la Sala Sciuti del Palazzo della Provincia, la Fondazione di Sardegna, la Biblioteca universitaria, Villa Sant’Elia, il Padiglione Tavolara e l’attesissima apertura della Reggia con il suo parco storico e l’ipogeo del Villino Ricci. Sono previsti anche itinerari nei quartieri e nelle campagne, come “Città e territorio, tra storia e natura”, con il Monte d’Accoddi, il Santuario di Nostra Signora del Latte Dolce, il MusA.Edu, il Masedu, la Miniera dell’Argentiera e i conventi di Sant’Orsola e San Francesco.
Tra gli spazi più affascinanti c’è anche l’ex Mattatoio, trasformato in museo scientifico con 121 aiuole tematiche su un’area di oltre due ettari, accanto a un acquedotto ottocentesco che in passato riforniva d’acqua Turris Libissonis, l’antica Porto Torres.