Gli scout contro il fascismo

Venerdì 9 maggio alle 20:30 nella sala stampa del seminario arcivescovile di cagliari si svolgerà un incontro dedicato alle aquile randagie, gruppo di scout che rifiutava di piegarsi al regime fascista. protagonista della serata sarà emanuele locatelli, testimone e studioso di questa pagina dimenticata della resistenza italiana.

Nel cuore di Cagliari, nella serata di venerdì 9 maggio, l’AGESCI Zona Cagliari organizzava un evento che intendeva restituire voce e memoria a un capitolo spesso trascurato della Resistenza italiana. Alle 20:30, presso la Sala Stampa del Seminario Arcivescovile, in via Monsignor Giuseppe Cogoni 9, l’incontro “Sui passi delle Aquile Randagie” accoglieva Emanuele Locatelli, scout e ricercatore, da anni custode della memoria di questo gruppo di giovani che, nel 1928, rifiutava di aderire al fascismo. Gli scout delle Aquile Randagie continuavano clandestinamente le loro attività educative e, durante la guerra, si impegnavano in operazioni di salvataggio che permettevano a più di duemila perseguitati di fuggire oltre il confine svizzero. L’incontro si inseriva all’interno delle iniziative promosse da AGESCI Zona Cagliari per rafforzare il legame tra giovani e memoria storica. Anche il Seminario Arcivescovile di Cagliari sosteneva l’iniziativa, in linea con la missione educativa della struttura.

emanuele locatelli raccontava la resistenza silenziosa degli scout

Durante la serata, Emanuele Locatelli condivideva testimonianze dirette, immagini, citazioni storiche e riflessioni su un gruppo che, in pieno regime fascista, rifiutava l’adesione al modello autoritario. Le Aquile Randagie, coordinate da figure come don Andrea Ghetti – Baden e Giancarlo Pessina, si opponevano non con le armi, ma attraverso l’educazione, il servizio e l’assistenza a chi fuggiva dalla repressione. Nel dopoguerra, da questa esperienza clandestina, nasceva l’OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati), una rete che operava nel massimo segreto. Locatelli illustrava le attività dell’OSCAR, mettendo in luce come un gruppo di giovani potesse rappresentare una vera alternativa morale e civile al fascismo. L’incontro era gratuito e aperto al pubblico, con l’intento di coinvolgere anche le nuove generazioni in un dialogo attuale sui valori di libertà, fraternità e responsabilità. Il sito ufficiale delle Aquile Randagie offriva ulteriori materiali per chi volesse approfondire.

a cagliari la memoria diventava strumento educativo per i giovani

AGESCI Zona Cagliari, in quanto Associazione di Promozione Sociale iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, intendeva con questa iniziativa rispondere all’esigenza di una cittadinanza consapevole. La serata rappresentava un’occasione per riscoprire una resistenza giovanile che, senza violenza, difendeva l’autonomia educativa, la libertà di coscienza e il valore della persona. Durante l’incontro, giovani scout della zona interagivano con Locatelli, aprendo riflessioni su come trasmettere questi valori nella Cagliari di oggi. I responsabili zonali – Annalisa Sanna, Pierluigi Solinas e don Emmanuel Kuevi – sottolineavano l’importanza di eventi come questo per offrire ai ragazzi strumenti di lettura del presente. Le comunicazioni ufficiali venivano curate da Alessandro Balbina, referente stampa, contattabile via email. Anche la pagina Facebook “Fedeli e Ribelli” partecipava alla promozione dell’evento.

About Francesco Sailis

Appassionato di musica e di produzione musicale. Rider Glovo e amante del cinema.

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