
Adriana Valenti Sabouret, scrittrice e storica, ha portato alla luce figure fondamentali della storia sarda come Michele Obino, contribuendo al riconoscimento della Sardegna nella memoria storica europea e internazionale.
L’Ans (Associazione Natzionale sarda) premia Adriana Valenti Sabouret, appassionata di lingua e letteratura straniera, per aver riportato alla luce, con un suo libro, la memoria storica di Michele Obino. Nata a Siracusa si è laureata in Lingue e letterature straniere, si appassiona in particolar modo al francese e alla sua vasta produzione letteraria. Insegnante, a 25 anni decide di trasferirsi in Francia diventando docente presso l’Istituto Statale Italiano Leonardo da Vinci a Parigi e il Liceo Internazionale di Saint Germain-en-Laye.
Dopo aver svolto diversi incarichi per conto del Ministero degli Affari Esteri italiano, si cimenta nell’ambito della traduzione e inizia la collaborazione con alcune riviste. Nel 2019 esordisce in Francia con il romanzo Le rêve d’Honoré (Éditions du Panthéon). Con Arkadia Editore ha pubblicato i romanzi storici Madame Dupont (2021), La ragazza dell’Opéra (2023), Le nobili sorelle Angioy (2024) e il saggio Rivoluzionari sardi in Francia (2024). Ha al suo attivo numerosi articoli e interventi di carattere letterario.
“Per il suo straordinario lavoro di ricerca storica che ha riportato alla luce la tomba del rivoluzionario sardo Michele Obino a Parigi e per il contributo culturale dato con i suoi numerosi studi e pubblicazioni sui protagonisti della Sarda Rivolutzione. Il suo impegno intellettuale rappresenta una risorsa preziosa per la ricostruzione della nostra memoria storica collettiva”
Il valore moderno dei patrioti sardi e la memoria da tramandare alle nuove generazioni
Secondo Adriana Valenti Sabouret, il messaggio dei rivoluzionari sardi mantiene una grande attualità. Gli ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza che mossero Angioy, Obino e tanti altri si intrecciano con i principi democratici su cui si fonda oggi la Sardegna moderna. Questi personaggi sacrificarono tutto – beni, famiglia, patria – per una Sardegna libera dagli abusi feudali e governata in nome del popolo.
Valenti Sabouret sottolinea anche l’importanza del ruolo delle donne nella Sarda Rivoluzione, spesso dimenticato nei manuali scolastici. Seppur con dei progressi, secondo la storica c’è ancora molta strada da fare per riconoscere pienamente il contributo femminile alla storia isolana. Per preservare la memoria culturale, Adriana propone di inserire in modo più sistematico la storia dei patrioti sardi nei programmi scolastici, per costruire una consapevolezza identitaria già nei giovani. Una missione che passa anche attraverso il lavoro di associazioni come l’Assemblea Natzionale Sarda, impegnate a valorizzare e diffondere il patrimonio storico della Sardegna.