In occasione della Giornata mondiale dell’immunologia, l’esperto Mauro Minelli ripercorre le tappe storiche dell’immunologia, sottolineando l’urgenza di riconoscere e trattare le patologie immunomediate recidivanti.
Il 29 aprile si celebra la Giornata mondiale dell’immunologia, un’occasione fondamentale per riflettere sui progressi compiuti nella lotta contro le malattie infettive e autoimmuni. Dalla scoperta del vaccino contro il vaiolo da parte di Edward Jenner nel 1796, l’immunologia ha rivoluzionato la medicina moderna, salvando milioni di vite.
Secondo il professor Mauro Minelli, immunologo e responsabile per il Sud Italia della Fondazione Medicina Personalizzata, “la divulgazione scientifica corretta è oggi più che mai necessaria, soprattutto per il riconoscimento e la gestione delle patologie immunomediate a carattere infiammatorio e recidivante”. Si tratta di disturbi cronici che colpiscono il sistema immunitario, spesso sottovalutati o mal diagnosticati.
Negli ultimi decenni, la ricerca immunologica ha compiuto passi da gigante, aprendo nuove strade per la diagnosi precoce e le terapie mirate. Oggi, grazie alla medicina personalizzata e all’uso dell’intelligenza artificiale, è possibile identificare precocemente molte disfunzioni immunitarie. Tuttavia, la sfida resta aperta: informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’immunologia.
Il Covid-19 ha acceso i riflettori sul sistema immunitario e sulla necessità di comprenderne il funzionamento. La pandemia ha mostrato quanto sia cruciale una risposta immunitaria adeguata, ma anche quanto possa essere pericolosa un’iperattivazione incontrollata, come avviene nelle cosiddette tempeste citochiniche.
Oggi la priorità è riconoscere precocemente le malattie immunomediate come la celiachia, il lupus, la sclerosi multipla, ma anche condizioni meno note come le mastocitosi o le sindromi da attivazione mastocitaria. Minelli sottolinea che queste patologie “vanno affrontate in maniera interdisciplinare, coinvolgendo medici, pazienti e istituzioni”.
La Giornata mondiale dell’immunologia rappresenta quindi un momento per ricordare i traguardi raggiunti, ma anche per guardare avanti, con l’obiettivo di costruire una medicina sempre più personalizzata, inclusiva e informata.