Un racconto a teatro intimo e potente che unisce natura e cultura nel cuore della Marmilla, dove il pensiero di Antonio Gramsci diventa accessibile anche ai più piccoli grazie alla voce di Paolo Floris, al suono di Pierpaolo Vacca e Luca Cadeddu Palmas, e alla visione della Fondazione Parte Montis.
Nel cuore della Marmilla, tra le rocce antiche del Monte Arci e il verde abbraccio del Giardino Botanico di Masullas, prende vita un appuntamento speciale con il teatro e la memoria. Venerdì 2 maggio, alle ore 18, la Fondazione Parte Montis ospita “Gramsci spiegato a mia figlia”, spettacolo scritto e interpretato da Paolo Floris, con musiche originali composte da Luca Cadeddu Palmas e Pierpaolo Vacca. L’evento, a partecipazione gratuita, si inserisce nel ricco programma culturale della fondazione, che da anni opera per la valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico del territorio. Il pubblico si ritrova immerso in un’esperienza teatrale intensa, evocativa, costruita su un linguaggio semplice, mai banale, capace di coinvolgere spettatori di ogni età.
Il cuore della narrazione era il dialogo tra l’attore e Nina, un bambolotto di pezza che rappresenta la figlia immaginaria di Antonio Gramsci. Le sue domande, ingenue ma profonde, offrono un pretesto per ripercorrere i momenti fondamentali della vita del pensatore sardo: dall’infanzia in Sardegna, alla prigionia durante il regime fascista, fino alla riflessione sulla cultura come strumento di liberazione. Lo spettacolo affronta temi come l’egemonia culturale, il conflitto di classe, la giustizia sociale, offrendo una narrazione coinvolgente e carica di tenerezza. Il tutto nella cornice del Monte Arci, dove natura e cultura sembravano fondersi armonicamente. Per scoprire di più sull’attività della fondazione, è possibile consultare il sito ufficiale della Fondazione Parte Montis o la pagina del Comune di Masullas.
Un omaggio a Gramsci e alla resistenza culturale, nella settimana della Liberazione
L’appuntamento del 2 maggio si colloca simbolicamente pochi giorni dopo la ricorrenza del 25 aprile, nell’anno in cui ricorrono gli ottant’anni dalla Liberazione. Portare in scena un testo su Antonio Gramsci rappresentava un atto di memoria consapevole e civile, un omaggio a una figura cardine dell’antifascismo italiano, incarcerato per le sue idee e mai piegato dal regime. La Fondazione Parte Montis sceglie con cura il luogo e il periodo: non un semplice spettacolo, ma una vera occasione per riflettere sul legame tra storia e presente, tra impegno e consapevolezza. Il Giardino Botanico di Masullas, scelto come scenario naturale, suggerisce un altro livello di lettura: quello della crescita, della cura e della resilienza, elementi centrali tanto nel pensiero gramsciano quanto nell’educazione delle nuove generazioni.
Al termine dello spettacolo, i partecipanti potevano fermarsi in un’area ristoro allestita con prodotti enogastronomici locali, un modo per valorizzare anche le eccellenze del territorio e per rafforzare il legame tra cultura e identità. Un’esperienza che univa teatro, memoria e comunità in un’unica, profonda celebrazione.
Per informazioni su altre iniziative simili, è possibile visitare il profilo Facebook della Fondazione Parte Montis o il sito ufficiale del Comune di Masullas.