Crisi climatica e Ecoansia in Italia: il sondaggio UNICEF

I risultati di un sondaggio UNICEF e Youtrend rivelano l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute mentale dei giovani italiani, con un focus sull’ecoansia e la percezione del futuro.

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, il 22 aprile 2025, l’UNICEF Italia ha lanciato i risultati del sondaggio “Crisi climatica ed Ecoansia in Italia”, realizzato con Youtrend. Il sondaggio ha esaminato la percezione dei giovani italiani riguardo ai cambiamenti climatici e gli effetti sulla salute mentale.

L’effetto dei cambiamenti climatici sui bambini

Secondo i dati dell’UNICEF, quasi la metà dei 2,4 miliardi di bambini e adolescenti nel mondo è esposta a una combinazione di shock climatici e ambientali pericolosi. I bambini sono particolarmente vulnerabili agli effetti dei fenomeni metereologici estremi, con quasi il 90% del carico globale delle malattie associate ai cambiamenti climatici che ricade sui bambini sotto i 5 anni. A livello globale, circa un miliardo di giovani vive in contesti resi fragili dalla minaccia del cambiamento climatico.

L’ecoansia tra i giovani italiani

Il sondaggio ha rivelato che il 24% degli italiani ha sentito parlare di ecoansia, mentre il 22% ha indicato che la propria esperienza personale è compatibile con questo disturbo, una volta spiegato il termine. I sintomi di ecoansia sono visibili: il 7% degli intervistati ha dichiarato di riscontrare sintomi fisici, come mal di testa e tensione muscolare, almeno una volta a settimana in risposta all’ansia legata ai problemi ambientali. Inoltre, il 9% ha accusato sintomi psicologici, come pensieri ricorrenti, con la stessa frequenza.

La paura per il futuro

Un altro risultato importante riguarda la percezione della crisi climatica come una minaccia per il futuro delle generazioni più giovani. Il 69% della popolazione italiana ritiene che il destino dell’umanità sia inevitabilmente compromesso a causa della crisi ambientale. Inoltre, il 60% non riesce a controllare le proprie preoccupazioni per l’ambiente. Questo stato di ansia è strettamente legato alla paura delle generazioni future: il 32% degli intervistati ha dichiarato che la paura della crisi climatica li ha scoraggiati dall’idea di avere figli.

Comportamenti sostenibili in Italia

Nonostante la crescente preoccupazione, molti italiani adottano comportamenti sostenibili. Il 68% fa attenzione alla raccolta differenziata, mentre il 49% riduce il consumo di acqua. Inoltre, il 28% ha ridotto il consumo di carne, il 20% evita l’auto privata e l’aereo per le vacanze, e il 18% sceglie marchi che rispettano i diritti umani. Tuttavia, molti dichiarano che sarebbero disposti ad adottare comportamenti più sostenibili, soprattutto riguardo alla raccolta differenziata e alla riduzione dei consumi di acqua.

La salute mentale come priorità

L’UNICEF Italia, insieme a Youtrend, sottolinea l’importanza di rispondere all’ecoansia e agli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute mentale dei giovani. Tra le raccomandazioni dell’UNICEF, c’è il sostegno all’azione dei più giovani nella lotta allo stigma legato alla salute mentale, la promozione di servizi di supporto basati sulla comunità e la raccolta di dati disaggregati che possano guidare politiche efficaci.

L’UNICEF Italia porta avanti la campagna “Cambiamo ARIA” per sensibilizzare sul legame tra cambiamento climatico e diritti delle giovani generazioni. Per maggiori informazioni, è possibile partecipare al quiz online su quanto si è sostenibili.

About Arianna Basciu

Studentessa di Scienze della Comunicazione con un background in Marketing Turistico Multimediale e Turismo Sostenibile. Ha esperienza come speaker radiofonica e nel mondo teatrale. Appassionata di radio, teatro, cinema, serie TV e musica, ama raccontare storie attraverso diverse forme di comunicazione. Contatti: arianna.basciu86@gmail.com

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