Un viaggio emozionante attraverso le storie di animali abbandonati in Sardegna, raccontato attraverso fotografie e un documentario toccante.
Dal 26 aprile all’8 maggio 2025, il Palazzo Civico di Cagliari ospiterà la mostra “Attraverso i nostri occhi”, un evento straordinario che racconta il lato invisibile della Sardegna attraverso le storie di animali abbandonati. Questo progetto, ideato e curato dall’attrice sarda Caterina Murino, nasce per sensibilizzare il pubblico sui temi del maltrattamento e dell’abbandono degli animali.
Un percorso fotografico toccante e potente
L’esposizione, che prende vita grazie al supporto del Comune di Cagliari e della comunità locale, è il frutto di un viaggio toccante compiuto da Caterina Murino nel luglio 2024. In compagnia di fotografi professionisti, ha visitato 35 canili e gattili sparsi in 23 comuni della Sardegna, raccogliendo testimonianze visive di oltre 4.800 animali. Queste immagini sono accompagnate da un documentario che racconta l’esperienza e la realtà quotidiana dei rifugi, mettendo in luce il lavoro di volontari e le condizioni difficili degli animali.
Un impegno per la Sardegna e i suoi animali
L’attrice ha voluto trasformare l’esperienza in un messaggio di speranza e cambiamento. “Voglio che la Sardegna non sia più nei notiziari per atti di violenza verso gli animali”, ha dichiarato Murino durante la conferenza stampa di presentazione. L’iniziativa è un invito a riflettere sulla mentalità collettiva e sull’importanza di trattare con rispetto gli animali, con l’obiettivo di fare della Sardegna un vero e proprio paradiso per tutti gli esseri viventi.
Dettagli della mostra e accesso gratuito
La mostra sarà visitabile con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00, anche durante il 1° maggio. Il pubblico avrà l’opportunità di acquistare le fotografie in mostra, con il ricavato destinato ai rifugi e ai volontari che supportano gli animali bisognosi. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano dei Ciechi e Ipovedenti di Nuoro, le immagini sono state tradotte in Braille, rendendo l’esperienza accessibile a tutti.