Un viaggio attraverso la spiritualità, l’arte orafa e la tradizione etnografica sarda: sabato 26 aprile alle 16 si inaugura alla Cittadella dei Musei la mostra “Gli Ori della Devozione” nella Collezione Regionale Luigi Cocco, promossa dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE).
In occasione dei festeggiamenti per Sant’Efisio, il 26 aprile alle ore 16 verrà inaugurata la mostra “Gli Ori della Devozione nella Collezione Luigi Cocco”, presso il Museo Regionale Etnografico – Collezione Cocco nella Cittadella dei Musei. L’iniziativa è promossa dall’ISRE per valorizzare il patrimonio della gioielleria sacra sarda, un autentico intreccio tra fede, arte e tradizione.
Attraverso un ricco percorso espositivo, la mostra offre una selezione dei più preziosi manufatti orafi realizzati tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Si tratta di gioielli devozionali che, oltre alla loro bellezza artistica, rivestono un profondo significato religioso e simbolico.
Un patrimonio identitario
La mostra si articola in tre sezioni tematiche:
- Gioielli e fede: il simbolismo dell’ornamento sacro;
- Ex voto e devozione: tra spiritualità e patrimonio culturale;
- Filigrana sarda: tecnica e iconografia della tradizione orafa.
Questi oggetti, appartenenti al fondo gioielli della Collezione Luigi Cocco, testimoniano la gioielleria tradizionale sarda come linguaggio identitario, portatore di memoria collettiva e rituali apotropaici.
La Collezione Luigi Cocco
La Collezione Regionale Luigi Cocco è una delle raccolte più importanti di cultura materiale sarda. Composta da oltre 2.000 pezzi – tra tessuti, gioielli, utensili, mobili e intagli – rappresenta un patrimonio etnografico di altissimo valore.
Il fondo gioielli, con oltre 1.600 oggetti, è significativo per qualità e varietà: bottoni d’oro, catene lavorate, orecchini, croci devozionali, spesso in filigrana d’argento o oro locale, raccontano l’estetica e la spiritualità di una Sardegna radicata nella tradizione.
Il progetto espositivo è arricchito da approfondimenti sulla figura di Luigi Cocco, magistrato e collezionista visionario che, sin dagli anni ’30, intuì l’importanza di documentare e conservare le espressioni della cultura popolare sarda.
Un’occasione unica
“Gli Ori della Devozione” sarà visitabile fino al 30 giugno 2025: straordinaria opportunità per scoprire l’arte sacra orafa della Sardegna e le sue implicazioni antropologiche.
Come afferma il presidente dell’ISRE, Stefano Lavra:
“Il connubio tra fede e tradizione è un aspetto profondo della cultura sarda, che va custodito e valorizzato.”
L’evento è parte di un più ampio programma di ricerca e divulgazione curato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico, che da anni si impegna nella conservazione e promozione del patrimonio demo-etnoantropologico isolano.