Un investimento triennale di 1.800.000 euro per garantire supporto psicologico accessibile, continuativo e professionale a tuttə gli studenti e le studentesse delle Università sarde.
Cagliari e Sassari festeggiano una vittoria che parla di diritti, ascolto e determinazione. Dopo due anni di impegno da parte delle associazioni studentesche UniCaralis e UDU Sassari, il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato un emendamento decisivo per il benessere della comunità universitaria. La norma prevede il finanziamento di 1.800.000 euro, suddivisi in tre anni, destinati al potenziamento del counseling psicologico all’interno degli atenei sardi. Si tratta di un risultato storico per chi, da anni, denuncia la carenza di servizi adeguati a supportare gli studenti e le studentesse sul piano emotivo e psicologico.
Il percorso che ha portato a questo traguardo parte da lontano. Già nel 2023, le rappresentanze universitarie avevano presentato una proposta di legge regionale, frutto dell’ascolto attento delle esigenze di migliaia di giovani che chiedevano, in modo chiaro, di poter contare su un servizio di supporto psicologico universitario efficace, stabile e gratuito. Quello che fino a ieri sembrava un obiettivo lontano, oggi diventa realtà concreta. Le università di Cagliari e Sassari potranno infatti contare su un sistema più solido e accessibile, con professionisti della salute mentale presenti in modo continuativo e percorsi strutturati di ascolto e accompagnamento.
Favorire il benessere degli studenti
Questa misura consentirà di dare risposte tempestive a situazioni di disagio psicologico, favorendo il benessere e la continuità del percorso di studi. Il counseling psicologico per studenti universitari non sarà più un privilegio per pochi, ma un diritto garantito, finalmente riconosciuto e sostenuto da fondi pubblici. I giovani potranno accedere al servizio in modo più semplice, con tempi di attesa ridotti e un’offerta ampliata, in grado di rispondere con maggiore efficacia a bisogni spesso complessi.
Il finanziamento approvato rappresenta una svolta anche sul piano culturale. Dopo anni in cui il tema della salute mentale veniva ignorato o sottovalutato, oggi emerge con forza la consapevolezza che il benessere psicologico è parte integrante del diritto allo studio. Non si tratta solo di offrire una consulenza, ma di costruire un contesto universitario più inclusivo, dove nessuno si senta lasciato indietro.