Pasqua 2025: spesa record per il pranzo tra rincari e abitudini

A Pasqua 2025 gli italiani hanno speso oltre 2 miliardi di euro per imbandire la tavola, complice l’aumento dei prezzi su carne, uova, verdure e bevande. Crescono le soluzioni fai da te e l’attenzione agli sprechi.

La Pasqua 2025 si è distinta per un incremento senza precedenti della spesa alimentare, con un esborso complessivo di oltre 2 miliardi di euro destinato al tradizionale pranzo festivo. Questo dato segna un nuovo record e rivela una tendenza sempre più chiara: le famiglie italiane continuano a puntare su piatti della tradizione, ma si trovano costrette a fare i conti con un’inflazione che colpisce soprattutto i prodotti simbolo della festività.

I rincari delle materie prime hanno colpito in particolare la carne di agnello, aumentata di oltre l’8%, seguita da bovino e salumi con rialzi minori ma comunque significativi. Anche le uova fresche, base fondamentale di molti dolci e antipasti pasquali, hanno registrato un aumento dei prezzi, così come le verdure di stagione e le bevande analcoliche. Il risultato è un conto più salato per chi ha scelto di celebrare con il consueto menu pasquale, tra antipasti rustici, primi al forno e dolci tipici come colombe e pastiere.

Tradizione e risparmio: le nuove abitudini degli italiani

Davanti a questi aumenti, molte famiglie hanno adottato nuove strategie per affrontare la festività con maggiore attenzione al bilancio familiare. La soluzione più diffusa è stata il ritorno alla preparazione casalinga, con il boom di ricette reinterpretate in chiave moderna e l’uso di ingredienti più semplici ma genuini. Le colombe artigianali fatte in casa, i dolci con agrumi locali e le paste al forno cucinate con ingredienti stagionali hanno permesso di limitare le spese mantenendo alto il valore simbolico della tavola.

Si è diffusa anche una maggiore cura nella pianificazione della spesa: si cerca di acquistare solo il necessario, evitando sprechi, privilegiando prodotti locali, promozioni e mercati di quartiere. Il risparmio non ha però significato rinuncia: la qualità e l’attenzione alla sostenibilità alimentare sono diventati criteri sempre più determinanti nelle scelte degli italiani.

Ristoranti ancora gettonati, ma con più attenzione

Nonostante i rincari, anche nel 2025 molti italiani hanno deciso di trascorrere la Pasqua fuori casa, scegliendo il pranzo al ristorante. Sebbene si registri una leggera flessione rispetto agli anni precedenti, il dato resta significativo. Le famiglie che hanno optato per il menù pasquale servito a tavola hanno però selezionato con più attenzione la proposta gastronomica, preferendo locali che valorizzano la cucina regionale e il rapporto qualità-prezzo.

Questo approccio più oculato testimonia una trasformazione nel modo in cui viene vissuta la festa: le tradizioni culinarie si confermano al centro dell’esperienza, ma l’organizzazione diventa più flessibile e consapevole.

I segnali di una nuova consapevolezza

Pasqua 2025 ha mostrato come, nonostante le difficoltà economiche, gli italiani cerchino di mantenere viva la tradizione del pranzo in famiglia, dimostrando allo stesso tempo una crescente sensibilità verso il contenimento delle spese, la lotta agli sprechi e la valorizzazione del prodotto locale.

Una trasformazione lenta ma evidente, che mette in luce il bisogno di conciliare identità culturale e sostenibilità economica in un momento che rimane simbolicamente importante per milioni di famiglie.

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