Un ponte tra musica popolare e fede: la mostra “Suoni di Festa” celebra gli strumenti della Collezione Don Dore in occasione di Sant’Efisio
Sabato 26 aprile 2025, alle ore 16:00, presso il Museo Etnografico Regionale “Collezione Luigi Cocco” – Cittadella dei Musei di Cagliari, si inaugura la mostra “Suoni di Festa. Gli strumenti della Collezione Don Dore”. L’evento, ideato dall’etnomusicologo Marco Lutzu e coordinato da Efisio Carbone per il Polo Museale dell’ISRE, valorizza una straordinaria collezione di strumenti musicali popolari sardi legata alla figura di Don Giovanni Dore.
L’iniziativa si inserisce nel contesto delle celebrazioni per Sant’Efisio, la più importante festa devozionale dell’isola, e rappresenta un’occasione per riscoprire il valore identitario e spirituale della musica tradizionale.
Un patrimonio etnomusicale unico: Don Dore e gli strumenti che raccontano la Sardegna
Don Giovanni Dore, sacerdote e pioniere dell’etnografia musicale sarda, dedicò la sua vita alla raccolta di strumenti e canti popolari. Il suo obiettivo era quello di conservare e studiare “gli strumenti musicali di cui si è servito il popolo sardo lungo i secoli”, dai più antichi ai più recenti. La sua collezione, nata nel museo da lui fondato a Tadasuni, comprende oltre cinquecento strumenti, oggi affidati in comodato all’ISRE e parzialmente esposti in questa mostra.
Il percorso espositivo sarà arricchito da un allestimento evocativo e da eventi collaterali, come concerti, laboratori e conferenze. Il primo appuntamento si terrà lo stesso giorno dell’inaugurazione, alle ore 17:00, con la lezione aperta di Marco Lutzu su “Musiche e canti di tradizione orale nella festa di Sant’Efisio”.
Un’eredità che rivive: musica, spiritualità e identità sarda
La mostra “Suoni di Festa” non è solo un omaggio alla memoria di Don Dore, ma anche un progetto culturale che mira a promuovere la conoscenza del patrimonio musicale sardo, creando un dialogo tra passato e presente. Gli strumenti, testimoni di una tradizione ancora viva, diventano protagonisti di un racconto che unisce devozione, festa e identità collettiva.