Oltre le colonne sonore di film e serie televisive, un universo sonoro altrettanto affascinante e capace di generare emozioni profonde risiede nelle melodie dei videogiochi. Parliamo di brani leggendari che appartengono ormai, a pieno titolo, al patrimonio della cultura popolare, come i temi iconici di Tetris, Super Mario Bros e The Legend of Zelda, solo per citarne alcuni esempi emblematici.
Non sorprende, quindi, che queste colonne sonore siano state più volte riproposte ed eseguite da prestigiose orchestre filarmoniche in contesti di grande prestigio, come la celebre Royal Albert Hall di Londra. Si moltiplicano anche i concerti appositamente organizzati, con atmosfere ricercate e suggestive, pensati per risvegliare le emozioni e i ricordi ancora vivi nella memoria di un vasto pubblico. Inoltre, i social media, in particolare Instagram e TikTok, offrono a queste composizioni una nuova vita e una rinnovata popolarità, grazie a musicisti, creator digitali e appassionati che le reinterpretano, le remixano e le condividono con le nuove generazioni, assicurandone la trasmissione e la fruizione anche tra chi non ha familiarità con i videogiochi originali. Questo fenomeno dimostra la capacità intrinseca di queste melodie di superare i confini del loro contesto originario e di entrare a far parte di un immaginario sonoro condiviso.
Un viaggio sonoro nella storia dei videogiochi
Ma se dovessimo realmente selezionare le melodie più celebri e immediatamente riconoscibili, quali tracce includeremmo nella nostra playlist ideale? Questa è la sfida che ha accettato Javier Picazo Feliú, giornalista dell’agenzia EFE, che ha curato una raccolta di brani iconici nella storia dei videogiochi sulla piattaforma Spotify. Questa collezione, che conta già oltre ottanta tracce, rappresenta un vero e proprio viaggio sonoro attraverso le generazioni, evocando mondi fantastici, sfide epiche e momenti indimenticabili che hanno segnato la storia del medium videoludico e la vita di milioni di giocatori in tutto il mondo.
La selezione di Picazo Feliú offre uno spaccato rappresentativo della ricchezza e della varietà delle musiche dei videogiochi, spaziando dai suoni a 8-bit delle prime console alle sofisticate orchestrazioni delle produzioni più recenti. Ogni brano incluso nella playlist possiede una sua storia e un suo significato, rappresentando un tassello fondamentale nella narrazione dell’evoluzione del videogioco come forma d’arte e come fenomeno culturale.
Le colonne sonore
La melodia di Super Mario Bros, creata dal compositore giapponese Koji Kondo nel lontano 1985 per accompagnare le avventure degli iconici fratelli Mario e Luigi, è forse la più celebre in assoluto. Kondo compose questo tema indimenticabile utilizzando una piccola tastiera, traendo ispirazione dalle sonorità del gruppo nipponico T-Square, in particolare da alcune tonalità del brano “Sister Marian”. Ma questa non è stata l’unica creazione geniale di Kondo: il compositore ha firmato decine di colonne sonore per i titoli Nintendo, tra cui anche quella di The Legend of Zelda.
In un’intervista rilasciata al portale specializzato Polygon, Kondo ha rivelato un aneddoto curioso sul suo processo creativo: “Generalmente, le melodie dei giochi mi vengono in mente quando sono nella vasca da bagno, mentre dormo o nel corridoio di casa. Non capisco bene perché, ma accade sempre quando non sono in ufficio”. Per gli appassionati delle creazioni di Koji Kondo e delle colonne sonore Nintendo, è possibile visitare il sito ufficiale di Nintendo.
Da Tetris a Monkey Island: un universo di suoni indimenticabili
In Zelda, la musica riveste un’importanza cruciale, tanto da essere integrata spesso nella meccanica di gioco attraverso enigmi musicali. La sua sonorità distintiva è vitale per lo sviluppo delle avventure di Link. La rilevanza della musica di questo gioco è tale che Nintendo ha persino organizzato un tour musicale mondiale durato cinque anni consecutivi, durante il quale un’orchestra ha interpretato i brani più iconici della colonna sonora. La melodia principale risale al primo gioco della saga, creato dal genio giapponese Shigeru Miyamoto nel 1986 (la serie conta ormai più di trenta titoli). Inizialmente, Kondo avrebbe desiderato che il ‘Bolero’ di Maurice Ravel accompagnasse la schermata iniziale del gioco, ma problemi legati al copyright lo costrinsero a cambiare idea. Fu così che, in una sola notte, compose l’acclamata melodia che ancora oggi è immediatamente riconoscibile.
Un’altra melodia che non necessita di presentazioni è quella di Tetris, composta nel 1989 da Hirokazu Tanaka, un musicista con oltre trenta colonne sonore per videogiochi all’attivo, tra cui altri titoli mitici come Metroid, Super Mario Land e gli effetti sonori del classico Donkey Kong del 1981. Il brano principale del gioco è in realtà una rielaborazione della canzone popolare russa ‘Korobeiniki’, che narra la storia di un venditore ambulante. A metà strada tra i suoni a 8-bit e un ritmo caraibico inconfondibile si colloca il tema di The Secret of Monkey Island, composto nel 1990 dallo statunitense Michael Land per LucasArts, lo studio di videogiochi fondato da George Lucas, celebre creatore delle saghe di Star Wars e Indiana Jones. Per chi fosse interessato alla storia di LucasArts e ai suoi videogiochi iconici, può consultare alcune risorse online dedicate alla storia dell’azienda.
Sonic, Out Run e le nuove frontiere sonore
Tornando in Giappone, patria indiscussa dei videogiochi e di talentuosi creatori musicali in questo formato, l’avvento del Sega Mega Drive portò con sé i 16 bit, una grafica più dettagliata, una palette di colori più vivace e, di conseguenza, una musica più elaborata. Questa console, nata per competere con il predominio di Mario e Nintendo, puntò tutto sul carismatico riccio Sonic come sua mascotte. La melodia più iconica del gioco, ‘Green Hill Zone’, fu creata da Masato Nakamura, un musicista giapponese con una solida esperienza come produttore e bassista del gruppo pop ‘Dreams Come True’.
Nelle sale giochi degli anni ’80, un titolo immancabile era Out Run. Alcune postazioni offrivano solo il volante e il cambio, mentre altre, più rare e suggestive, permettevano di immergersi nell’esperienza di guida all’interno di una fittizia Ferrari Testarossa. Out Run fu uno dei primi giochi a consentire ai giocatori di selezionare la musica che li avrebbe accompagnati durante la corsa, attraverso un’animazione che simulava il cambio di stazione radio tra tre melodie memorabili: ‘Passing Breeze’, ‘Splash Wave’ e ‘Magical Sound Shower’, tutte composte dal talentuoso Hiroshi Kawaguchi. La nuova generazione di console offre numerosi riferimenti musicali di grande impatto, ma forse nessuno eguaglia l’eredità sonora lasciata da Gustavo Santaolalla, vincitore di due Premi Oscar per le colonne sonore de ‘I segreti di Brokeback Mountain’ e ‘Babel’, e creatore delle musiche per i videogiochi e per la serie HBO Max di ‘The Last of Us’.