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L’influenza in Italia ha colpito milioni di persone, con numeri record e una coda epidemica che continua anche ad aprile, soprattutto tra bambini e anziani.
Influenza in Italia, numeri da record per la stagione 2024-2025. Oltre 15 milioni di persone sono state contagiate dal virus, con un impatto diffuso su tutto il territorio nazionale. È una delle stagioni influenzali più intense degli ultimi decenni.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il picco è stato raggiunto tra dicembre e gennaio. Ma il virus non ha smesso di circolare. Nella seconda settimana di aprile, si stimano ancora circa 340mila nuovi casi.
I sintomi tipici includono febbre, dolori muscolari, tosse e stanchezza. L’influenza in Italia ha colpito duramente soprattutto i bambini, gli anziani e le persone con fragilità. Anche tra gli adulti si sono registrate molte assenze sul lavoro.
Le autorità sanitarie ricordano l’importanza della prevenzione. Lavarsi spesso le mani, evitare luoghi affollati in caso di sintomi e vaccinarsi sono comportamenti fondamentali. Il vaccino resta uno strumento chiave, soprattutto per le categorie a rischio.
Influenza in Italia: ancora casi attivi ad aprile
L’epidemia non è ancora finita. Il virus è ancora presente, soprattutto nelle regioni del centro e del sud. I medici invitano alla prudenza, in attesa della conclusione definitiva della stagione influenzale.
Influenza in Italia: le conseguenze sociali ed economiche
Oltre all’impatto sanitario, l’influenza in Italia ha effetti su scuole, ospedali e imprese. Le numerose assenze hanno creato disagi in molti settori, aumentando il peso sui servizi pubblici.
Questa stagione influenzale conferma l’importanza di una comunicazione efficace e di un sistema sanitario pronto a rispondere. La protezione della salute pubblica passa anche da piccoli gesti quotidiani.
