Un progetto educativo innovativo prende vita tra Assolo, Ruinas e Villa Sant’Antonio, coinvolgendo scuole, famiglie e istituzioni per sensibilizzare bambini e ragazzi su alimentazione consapevole, attività fisica, salute mentale e ambiente.
Il prossimo 26 aprile 2025 prenderà il via Benessere in movimento – corretti stili di vita e salute, un’iniziativa congiunta tra il Comune di Assolo, Ruinas e Villa Sant’Antonio. Il progetto, pensato per i più giovani, mirava a costruire una vera e propria cultura del benessere psicofisico e ambientale, articolata in attività educative, laboratori pratici e incontri pubblici. Promosso con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dell’igiene, sanità e assistenza sociale, e con l’organizzazione dell’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, il programma si rivolgeva a bambine e bambini, ragazze e ragazzi tra i 6 e i 14 anni. L’obiettivo era offrire un’esperienza formativa in grado di coniugare apprendimento e partecipazione attiva, valorizzando la dimensione emotiva e relazionale. Il professor Salvatore Melis, docente di Scienze Motorie dell’Università di Cagliari, sottolineava l’importanza di un approccio multidisciplinare, dove educazione e istruzione risultavano inscindibili e sinergiche.
I laboratori in programma assumevano una funzione centrale: costruire conoscenza non attraverso la mera trasmissione frontale, ma favorendo la partecipazione diretta, la riflessione condivisa e la costruzione autonoma del sapere. I formatori coinvolti, più che insegnare contenuti, stimolavano pensiero critico e sviluppo personale. Gli studenti della scuola primaria di Villa Sant’Antonio apriranno il calendario degli appuntamenti, partecipando a cinque incontri tra il 26 aprile e il 24 maggio, ogni volta dalle ore 10:00 alle 13:30. Il focus degli incontri spaziava tra alimentazione corretta e benessere emotivo, resi accessibili anche ai più piccoli grazie al coinvolgimento di nutrizionisti, psicologi e specialisti delle scienze motorie. Il metodo laboratoriale risultava cruciale per rendere l’apprendimento un’esperienza viva, ludica e stimolante.
educare al movimento e all’inclusione sociale: le attività di villa sant’antonio e ruins
Le proposte motorie elaborate dal prof. Melis miravano a restituire all’attività fisica il suo ruolo educativo e relazionale. Lontano da un’idea puramente agonistica o ricreativa, il movimento diventava strumento di crescita e inclusione. Ogni esercizio rispettava i principi della progressività e varietà, affinché ogni studente, indipendentemente dalle proprie abilità, potesse sperimentare e valorizzare il proprio corpo. Le attività puntavano ad abbattere le barriere dell’omologazione, spesso responsabile di abbandono o disaffezione, prediligendo esperienze inclusive, adattabili e gratificanti. L’obiettivo? Generare benessere, autostima e relazioni sane tra pari.
Nel mese di maggio, il progetto si espandeva anche alla scuola secondaria di primo grado di Ruinas, dove si svolgevano quattro appuntamenti distribuiti tra mattina e pomeriggio, nei giorni 5, 7, 12 e 14 maggio. I ragazzi approfondivano i temi della nutrizione consapevole e del benessere mentale, alternando lezioni teoriche a esperienze pratiche. Le degustazioni guidate di prodotti tipici locali diventavano momenti chiave per stimolare riflessione e consapevolezza sulle scelte alimentari quotidiane. Il progetto puntava a rendere ogni giovane parte attiva del proprio percorso di salute, promuovendo comportamenti sostenibili e responsabili. All’interno della scuola, si attivava anche il laboratorio “Gusto e benessere: i sapori della tradizione”, centrato sulla preparazione di pasta fresca e dolci sardi. Un’esperienza educativa che riportava il cibo al centro della cultura, della manualità creativa e del dialogo tra generazioni.
il corpo che parla e la convention finale: due eventi per fare comunità
Il 4 giugno 2025 rappresentava una tappa simbolica per Benessere in movimento. Nella scuola primaria di Villa Sant’Antonio, la dott.ssa Alice Vaccargiu guidava il laboratorio “Il corpo che parla”, rivolto a oltre 60 alunni. L’attività proponeva giochi psico-motori e danza, trasformando il movimento in linguaggio espressivo e terapeutico. In un’epoca sempre più dominata dalla comunicazione verbale e digitale, riscoprire il corpo come strumento di relazione significava ridare spazio all’emotività e all’ascolto di sé. La costruzione della consapevolezza corporea passava attraverso il divertimento, l’esplorazione del movimento creativo e la valorizzazione della diversità individuale.
Lo stesso giorno, nella sala convegni del centro sociale di Ruinas, in via San Giorgio, si svolgeva la convention conclusiva, aperta all’intera comunità. Studenti, docenti, genitori, amministratori locali e rappresentanti di associazioni culturali e sportive prendevano parte a un incontro collettivo. Dopo i saluti istituzionali dei sindaci di Assolo, Ruinas e Villa Sant’Antonio, interveniva la dirigente scolastica Annalisa Frau. Due momenti scientifici arricchivano il pomeriggio: il prof. Melis approfondiva il legame tra “esercizio fisico e alimentazione”, mentre la dott.ssa Valentina Carta, biologa nutrizionista, rifletteva sull’importanza della dieta mediterranea per il benessere quotidiano. L’evento si chiudeva con una degustazione di prodotti tipici sardi, testimonianza concreta dei valori di territorialità e salute condivisa.