“Perfetti Sconosciuti”, in scena l’intimità violata dei nostri telefoni

La fortunata commedia di Paolo Genovese, adattamento del celebre film campione d’incassi, sarà protagonista della stagione 2024-2025 de La Grande Prosa CeDAC. In scena al Teatro Massimo di Cagliari dal 9 al 13 aprile e al Comunale di Sassari il 14 aprile, con un cast d’eccezione e una storia che svela le verità nascoste nella memoria digitale di ognuno di noi.

Perfetti Sconosciuti, spettacolo teatrale firmato da Paolo Genovese, fa il suo esordio sulle scene isolane con una tournée che toccherà Cagliari e Sassari nell’ambito della nuova stagione 2024-2025 de La Grande Prosa del CeDAC Sardegna. Tratto dall’omonimo film cult vincitore di David di Donatello, Nastro d’Argento e Ciak d’Oro, lo spettacolo va in scena al Teatro Massimo di Cagliari dal 9 al 13 aprile, con una replica straordinaria al Teatro Comunale di Sassari lunedì 14 aprile.

Con un cast stellare composto da Dino Abbrescia, Emmanuele Aita, Alice Bertini, Paolo Briguglia, Paolo Calabresi, Lorenza Indovina e Valeria Solarino, la pièce si immerge nelle dinamiche di gruppo e nelle relazioni interpersonali, mostrando con ironia e tensione cosa accade quando sette amici decidono, durante una cena, di leggere pubblicamente ogni notifica, messaggio o chiamata in arrivo sui propri telefoni cellulari.

Segreti, bugie e smartphone: la trama coinvolgente che riflette il nostro tempo

Il testo, che segna il debutto teatrale di Paolo Genovese, scava nelle pieghe dell’animo umano, intrecciando amicizia, amore, tradimenti e verità taciute, con un ritmo da thriller psicologico e toni da commedia amara. I protagonisti sono costretti ad affrontare il proprio lato nascosto, riflettendo sulle conseguenze della dipendenza da smartphone e sull’apparente trasparenza digitale che, in realtà, può diventare una prigione.

La tecnologia viene così messa sotto i riflettori come strumento di comunicazione ma anche di alienazione: il cellulare diventa un diario segreto, un luogo della memoria e dell’identità personale che, se violato, espone a pericolose vulnerabilità. In questo gioco al massacro, che richiama un esperimento sociale, ogni notifica diventa una bomba emotiva, e l’intimità è messa a nudo davanti agli altri e a se stessi.

La scenografia curata da Luigi Ferrigno, i costumi di Grazia Materia e le luci firmate da Fabrizio Lucci contribuiscono a creare un’atmosfera sospesa, quasi claustrofobica, dove anche l’ambientazione domestica si trasforma in uno spazio teatrale di confronto e scontro.

Tra ironia e dramma, un viaggio nei lati oscuri della connessione continua

Lo spettacolo, prodotto da Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo, in coproduzione con la Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production, esplora in profondità i meccanismi dell’essere umano nell’era della iperconnessione. Le relazioni sociali, la fedeltà, il rispetto della privacy e l’identità digitale diventano i nodi centrali di un testo che riesce a far ridere e riflettere allo stesso tempo.

Nel cast, ogni personaggio rappresenta un diverso modo di rapportarsi con la realtà virtuale e con l’altro. L’assenza della nuova compagna di uno degli amici introduce un ulteriore mistero, aumentando la tensione e la portata simbolica del racconto. Sullo sfondo, una simbolica eclissi di luna amplifica il senso di smarrimento e trasformazione.

La rappresentazione non prevede incontri con il pubblico, ma promette un’esperienza intensa, in cui il pubblico sarà invitato a guardarsi dentro, forse con un po’ di timore, ma sicuramente con maggiore consapevolezza.

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