Presso l’Hotel Carlo Felice di Sassari, il 13 aprile 2025, si è svolto il primo convegno dedicato alla fibromialgia. Un’occasione fondamentale per promuovere informazione, sensibilizzazione e sostegno a livello regionale e nazionale.
La città di Sassari ha ospitato, il 13 aprile 2025, il primo convegno interamente dedicato alla fibromialgia in Sardegna. L’incontro si è tenuto presso l’Hotel Carlo Felice, ed è stato promosso dall’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (AISF). L’obiettivo è chiaro: aumentare la consapevolezza pubblica e istituzionale su una patologia tanto diffusa quanto poco compresa.
In Italia, la fibromialgia colpisce circa 2 milioni di persone. Nonostante la sua diffusione, la malattia resta ancora fuori dai livelli essenziali di assistenza (LEA). Spesso viene considerata erroneamente come una condizione “immaginaria” a causa della mancanza di segni clinici evidenti.
Un convegno per fare chiarezza su una malattia invisibile
Durante il convegno, Daniel Contu, referente locale per AISF, ha ribadito la necessità di fare luce sulla realtà quotidiana dei pazienti, spesso vittime di una sanità che non riconosce pienamente la gravità della sindrome. Accanto a lui, Giusy Fabio, vicepresidente nazionale dell’associazione, ha denunciato la scarsa attenzione politica sul tema, nonostante i numerosi disegni di legge presentati nel tempo.
La fibromialgia è caratterizzata da: Dolore cronico diffuso e Affaticamento costante oltreché Rigidità muscolare e Problemi cognitivi e disturbi del sonno. Tutti sintomi che compromettono pesantemente la qualità della vita, fino a determinare, nei casi più gravi, condizioni invalidanti.
Sassari approva un ordine del giorno a sostegno dei pazienti
Uno degli aspetti più significativi emersi durante il convegno è stato il supporto del Comune di Sassari, che ha recentemente approvato all’unanimità un ordine del giorno volto a promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e supporto ai pazienti fibromialgici.
Secondo Contu, per migliorare le condizioni di vita dei malati è fondamentale rivolgersi a reumatologi esperti, capaci di effettuare una diagnosi precoce e accurata, evitando lunghi percorsi clinici che generano frustrazione e isolamento.
L’auspicio dell’AISF e dei suoi rappresentanti è che, a partire da questo evento, possano nascere politiche sanitarie più inclusive e realmente attente alle esigenze dei pazienti.