Bambini e tecnologia: l’allarme di Save the Children

Smartphone e social network entrano nella vita dei bambini in età sempre più precoce. Un fenomeno in crescita che solleva interrogativi educativi e sociali su attenzione, sicurezza e benessere.

L’infanzia è sempre più digitale

Secondo il recente report di Save the Children, circa un bambino su tre tra i 6 e i 10 anni utilizza lo smartphone ogni giorno. Un dato che mostra quanto la tecnologia sia ormai parte integrante della quotidianità anche nei primi anni di scuola primaria. L’indagine, condotta su un campione nazionale, evidenzia come l’uso dei dispositivi digitali stia diventando la norma fin dall’infanzia, spesso senza un accompagnamento adeguato da parte degli adulti.

Preadolescenti sempre più presenti sui social

Un altro dato allarmante riguarda la presenza sui social network: il 62,3% dei preadolescenti, tra gli 11 e i 13 anni, ha almeno un profilo attivo. Questo accade nonostante l’età minima per l’accesso alle piattaforme più popolari sia, nella maggior parte dei casi, fissata a 13 anni. La presenza precoce online comporta rischi legati alla privacy, al cyberbullismo e all’esposizione a contenuti non adatti. Inoltre, si registrano segnali crescenti di ansia sociale, disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione, direttamente collegati a un uso eccessivo dei dispositivi digitali.

Genitori e scuola: un ruolo fondamentale

In questo contesto, il ruolo di genitori e insegnanti è cruciale. Accompagnare i bambini nell’uso della tecnologia, impostare regole chiare e promuovere momenti offline diventa indispensabile per tutelare il loro benessere psicofisico. Save the Children sottolinea anche l’urgenza di potenziare l’educazione digitale all’interno delle scuole, per sviluppare una maggiore consapevolezza nei più giovani e prevenire forme di dipendenza o isolamento.

Serve un’alleanza educativa

L’uso precoce dello smartphone e la diffusione dei social tra i minori sono segnali evidenti di un cambiamento culturale che non può essere ignorato. Per affrontarlo, è necessaria una rete educativa composta da famiglie, scuola, istituzioni e operatori dell’infanzia, capace di costruire un rapporto equilibrato con la tecnologia. Solo così sarà possibile garantire ai bambini un accesso sicuro, critico e consapevole al mondo digitale.

About Leandro Caterini

Nato a Tempio Pausania il 03/12/2002, studente di scienze politiche al quarto anno della triennale. Iscritto al secondo anno di un corso per fonici e appassionato di produzione musicale.

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