In occasione della Giornata mondiale della salute, il presidente della Società italiana di neonatologia, Massimo Agosti, poneva l’accento sull’importanza cruciale dei primi mille giorni di vita, dal concepimento ai due anni di età, come periodo fondamentale che influenza in modo determinante la salute a lungo termine dell’individuo, un concetto supportato da solide evidenze scientifiche.
Le celebrazioni della Giornata mondiale della salute, che quest’anno focalizza l’attenzione sul tema “Healthy beginnings, hopeful futures“, offrono l’occasione per riflettere sull’importanza dei primi anni di vita per la salute futura dell’essere umano. Massimo Agosti, presidente della Società italiana di neonatologia (Sin), sottolinea con forza come numerose evidenze scientifiche confermino l’esistenza di un vero e proprio continuum che lega il periodo compreso tra il concepimento e i primi mille giorni (i primi due anni di vita) alla salute a lungo termine dell’individuo. Secondo il presidente della Sin, è proprio in questa fase precoce dello sviluppo che si compiono le trasformazioni più significative dell’intera esistenza umana, plasmando in modo profondo la fisiologia, il metabolismo e la predisposizione a diverse patologie nel corso della vita adulta.
L’attenzione sui primi mille giorni evidenzia come un ambiente sano e stimolante, una nutrizione adeguata e cure mediche appropriate in questa fase cruciale potessero avere un impatto positivo duraturo sulla salute e sul benessere futuri. La Società italiana di neonatologia, da sempre impegnata nella tutela della salute dei neonati e dei bambini piccoli, promuove attivamente la consapevolezza sull’importanza di investire nella salute dei primi mille giorni come strategia fondamentale di prevenzione primaria.
I primi mille giorni
Le parole di Massimo Agosti richiamano l’attenzione sull’estrema vulnerabilità del bambino nel periodo dei primi mille giorni e sulla sua elevata plasticità biologica. Durante la gravidanza e nei primi due anni di vita, il cervello, il sistema immunitario, il metabolismo e altri sistemi vitali attraversano fasi di rapido sviluppo e maturazione, risultando particolarmente sensibili all’influenza di fattori ambientali, nutrizionali e relazionali. Eventi avversi o carenze in questo periodo possono lasciare un’impronta duratura sull’organismo, aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e disturbi neuropsichiatrici in età adulta. Al contrario, un ambiente favorevole, caratterizzato da una nutrizione adeguata (inclusa l’importanza dell’allattamento al seno), da stimoli sensoriali e cognitivi appropriati e da relazioni affettive sicure, può promuovere uno sviluppo sano e resiliente, gettando le basi per una vita in salute.
La Società italiana di neonatologia svolge un ruolo attivo nella diffusione di linee guida basate sull’evidenza scientifica per la cura e l’assistenza del neonato e del bambino piccolo, sottolineando l’importanza di un approccio integrato che coinvolgesse non solo i professionisti sanitari, ma anche i genitori e la comunità nel suo complesso.
Un investimento per la salute del futuro
La prospettiva offerta da Massimo Agosti e dalla Società italiana di neonatologia sottolinea come l’attenzione ai primi mille giorni non rappresenti semplicemente una questione di salute infantile, ma un vero e proprio investimento per la salute pubblica del futuro. Intervenire precocemente in questa fase cruciale dello sviluppo umano può generare benefici significativi a lungo termine, riducendo il carico di malattie croniche sulla società e migliorando la qualità della vita delle future generazioni. Questo approccio preventivo richiede un impegno coordinato a livello politico, sociale e sanitario, con politiche che supportassero la genitorialità, promuovano l’accesso a servizi sanitari di qualità fin dalla gravidanza e garantissero un ambiente sano e stimolante per la crescita dei bambini. La Società italiana di neonatologia si impegna attivamente nella sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’importanza di questo periodo critico, promuovendo la ricerca scientifica e la diffusione di buone pratiche nell’assistenza perinatale e neonatale.
Il ruolo della Sin nella promozione della salute perinatale
La Società italiana di neonatologia (Sin) rappresenta un punto di riferimento fondamentale in Italia per la promozione della salute del neonato e del bambino piccolo. Attraverso le sue attività di ricerca, formazione e divulgazione, la Sin contribuisce in modo significativo al miglioramento continuo della qualità dell’assistenza perinatale e neonatale nel paese. L’attenzione posta dal presidente Massimo Agosti sull’importanza dei primi mille giorni si inserisce in un impegno più ampio della società scientifica volto a promuovere una visione integrata della salute, che riconosce il ruolo cruciale delle prime fasi della vita nel determinare il benessere futuro. La Sin sta collaborando attivamente con le istituzioni sanitarie, le associazioni di genitori e altri stakeholder per implementare strategie efficaci a sostegno della salute dei bambini fin dal concepimento.