La Giornata mondiale dell’autismo rappresenta un’occasione fondamentale per sensibilizzare la società sull’importanza di riconoscere tempestivamente i segnali del disturbo dello spettro autistico. Ecco i 10 campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Autismo: 10 Campanelli d’Allarme per una Diagnosi Precoce
Oggi, 2 aprile, si celebra la Giornata mondiale dell’autismo, un’occasione importante per sensibilizzare la società sul disturbo dello spettro autistico, che colpisce circa 1 bambino italiano su 77, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sull’autismo. L’autismo, infatti, è una condizione che spesso può essere difficile da riconoscere nelle sue fasi iniziali, ma è fondamentale un intervento precoce per garantire un supporto adeguato.
Gli esperti della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia) ribadiscono l’importanza di un rinnovato impegno nella consapevolezza e nella promozione di modelli di cura inclusivi per questi bambini. Tra i vari strumenti per garantire un futuro migliore, la diagnosi precoce gioca un ruolo cruciale. La Sinpia ha stilato una lista di 10 campanelli d’allarme che possono aiutare i genitori e gli operatori a riconoscere i segnali di autismo.
- Non rispondere al proprio nome dopo i 12 mesi.
- Non voltarsi verso gli oggetti quando un’altra persona li indica.
- Evitare il contatto visivo e preferire stare da soli.
- Difficoltà nelle relazioni sociali, con scarso interesse per altre persone.
- Rifiutare il contatto fisico, come abbracci e coccole, o accettarlo solo quando lo desiderano.
- Assenza di reazioni quando le persone parlano, ma sensibilità ad altri suoni.
- Linguaggio immaturo o ritardo nelle competenze linguistiche.
- Ripetizione di parole o frasi udite, invece di usare un linguaggio adeguato.
- Comportamenti ripetitivi come battere le mani o dondolarsi.
- Reazioni inusuali a stimoli sensoriali, come odori, sapori, suoni o sensazioni tattili.
Investire in formazione, tecnologie innovative e supporto alle famiglie è essenziale per affrontare il disturbo. Come sottolinea Stefania Millepiedi, vicepresidente della Sinpia, è fondamentale modificare le abitudini consolidate e sviluppare una cultura di salute inclusiva che unisca le sfide tecnologiche con l’umanità nel prendersi cura degli altri.
In questa giornata, l’impegno di tutti è fondamentale per garantire che nessun bambino venga lasciato indietro, promuovendo una società più inclusiva e consapevole.