Il risveglio primaverile: tra allergie, sonno e disturbi stagionali

Con l’arrivo della primavera si attivano i classici disturbi stagionali, dalle allergie respiratorie ai problemi legati al sonno, fino agli sbalzi termici che mettono a dura prova il nostro corpo. Un esperto della Sapienza di Roma spiega come affrontarli.

La primavera porta con sé la promessa di giornate più lunghe e più calde, ma anche una serie di fastidi fisici legati al cambiamento stagionale. Giorgio Sesti, docente di medicina interna all’Università Sapienza di Roma, descrive in dettaglio come il corpo umano si adatti ai cambi stagionali. “Le allergie primaverili sono il disturbo più comune, soprattutto quelle respiratorie, causate dall’aumento dei pollini nell’aria,” afferma Sesti. L’allergia ai pollini è una delle problematiche più diffuse, che può causare starnuti, tosse e difficoltà respiratorie. Ma i disturbi non si fermano qui.

L’arrivo dell’ora legale e l’allungamento delle giornate contribuiscono a modificare i ritmi del corpo, influenzando anche il sonno. “Il cambio di orario provoca squilibri nel ritmo sonno-veglia, creando disturbi che si manifestano con sonno interrotto e difficoltà di concentrazione durante il giorno,” aggiunge il medico. Il cambiamento di luce e buio altera anche la produzione degli ormoni, come la melatonina, che è responsabile della regolazione del sonno. Questi disagi si riflettono sul rendimento lavorativo, con un aumento della fatica e della distrazione.

Gli sbalzi di temperatura e i dolori articolari

Un altro problema tipico della stagione è rappresentato dagli sbalzi termici, che passano dalle giornate più calde a serate fresche, creando scompensi fisici. Questi sbalzi possono causare raffreddori improvvisi, ma anche esacerbare i dolori articolari. In particolare, le persone con dolori alle articolazioni tendono a soffrire di più in presenza di aria fredda, che può agire come fattore scatenante. “La primavera, con il suo mix di temperature alte e basse, risulta un periodo critico per chi soffre di dolori articolari,” spiega Sesti.

Inoltre, i cambi di stagione tendono a influenzare anche il sistema gastrointestinale. Anche se non esistono prove scientifiche concrete che colleghino i disturbi come la gastrite e il reflusso gastroesofageo al cambio di stagione, Sesti osserva che l’aumento dei sintomi è piuttosto evidente. Le variazioni nelle abitudini alimentari e nei comportamenti quotidiani durante la transizione tra inverno e primavera possono portare ad un peggioramento di questi problemi.

La primavera e il miglioramento dell’umore

Dal punto di vista psicologico, tuttavia, l’arrivo della primavera porta anche degli aspetti positivi. Le giornate più lunghe e la possibilità di trascorrere più tempo all’aria aperta stimolano una maggiore vita sociale. “Il miglioramento dell’umore è un aspetto fondamentale che rende questo periodo più piacevole,” conclude Sesti. L’esposizione alla luce solare favorisce la produzione di serotonina, il “neurotrasmettitore della felicità,” che aiuta a migliorare il benessere generale.

Anche se la primavera comporta alcune sfide per il corpo, la medicina consiglia di concentrarsi su questi aspetti positivi, che favoriscono la salute mentale e il benessere fisico.

About Francesco Sailis

Appassionato di musica e di produzione musicale. Rider Glovo e amante del cinema.

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