Biancaneve 2025: la fiaba si reinventa, ma perde il fascino originale

Il nuovo remake di “Biancaneve” della Disney, diretto da Marc Webb, tenta di modernizzare la fiaba classica, ma le scelte di casting e la visione narrativa sollevano polemiche e creano distacco dal fascino dell’originale, conquistando solo in parte il pubblico.

Il 20 marzo 2025 è uscito nei cinema italiani il tanto atteso remake in live action di Biancaneve, un classico della Disney che nel 1937 aveva segnato la storia del cinema d’animazione. La regia di Marc Webb, famoso per il suo lavoro su “The Amazing Spider-Man”, ha portato sul grande schermo una versione decisamente diversa da quella che tutti conosciamo. In questo nuovo adattamento, Biancaneve non è più la fanciulla “bianca come la neve”, ma viene interpretata da Rachel Zegler, attrice di origini colombiane. Questa scelta ha suscitato diverse polemiche, soprattutto tra i puristi della fiaba, che si aspettavano una rappresentazione più fedele alla descrizione originale dei Fratelli Grimm.

Nel film, Biancaneve si trasforma in una figura più attiva e combattiva rispetto alla versione tradizionale. Non è più una ragazza indifesa, ma una giovane leader decisa a riprendersi il regno usurpato dalla sua matrigna malvagia, interpretata da Gal Gadot. Quest’ultima, invece di essere solo una cattiva tradizionale, assume una dimensione più complessa. Nonostante questi cambiamenti, il film non è riuscito a colpire nel segno, e alcuni momenti, come una battuta pronunciata da uno dei sette nani in risposta alla morte del padre di Biancaneve, sono stati accusati di ridurre il tono drammatico e fiabesco della storia.

Polemiche e difficoltà durante la produzione

La realizzazione di questo remake è stata tutt’altro che semplice. La produzione, che era iniziata nel 2016, ha dovuto affrontare diversi ostacoli. Prima lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, poi le interruzioni sul set, che hanno rallentato i tempi. La scelta del cast è stata uno degli argomenti più discussi, a partire da Rachel Zegler nel ruolo di Biancaneve. L’attrice, con la sua pelle ambrata, ha fatto sorgere dubbi sulla fedeltà alla descrizione originaria del personaggio. A queste polemiche si sono aggiunte le dichiarazioni politiche della Zegler, che ha espresso il suo sostegno alla causa palestinese, e quelle di Gal Gadot, la cui posizione a favore di Tel Aviv, durante il conflitto con Hamas, ha alimentato ulteriormente il dibattito. Queste questioni hanno contribuito a distogliere l’attenzione dalla fiaba, trasformando il remake in un campo di discussione politica.

Una nuova visione, ma senza la magia originale

Al di là delle polemiche e delle difficoltà di produzione, Biancaneve 2025 non è riuscito a catturare lo stesso incanto che aveva reso il film del 1937 un fenomeno mondiale. La regia di Marc Webb, pur cercando di innovare e modernizzare la storia, non riesce a restituire quella magia che aveva caratterizzato la versione originale. Il film appare più come un tentativo di adattare la fiaba ai tempi moderni, ma perde il fascino senza tempo che ha fatto di Biancaneve un classico intramontabile.

 

About Francesco Sailis

Appassionato di musica e di produzione musicale. Rider Glovo e amante del cinema.

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