Pensioni: cos’è la pace contributiva, requisiti e iter per la domanda

La pace contributiva è una misura introdotta dall’INPS per consentire ai lavoratori di recuperare periodi di contributi mancanti e migliorare il trattamento pensionistico. Questa possibilità si applica a chi ha buchi contributivi nella propria carriera lavorativa, a condizione che non siano dovuti a omissioni contributive. Il riscatto riguarda i periodi di mancanza di obbligo contributivo e può essere esercitato in modo volontario. Scopriamo cos’è la pace contributiva, i requisiti e come fare domanda.

Cos’è la pace contributiva?

La pace contributiva consente ai lavoratori di riscattare periodi non coperti da contribuzione per un massimo di cinque anni, anche non continuativi, nel biennio 2024/2025. Questa misura è utile per chi ha avuto periodi di lavoro non retribuiti o disoccupazione non coperta da contributi, ma anche per chi non ha versato i contributi durante determinati periodi. Per accedere a questa misura, il lavoratore deve appartenere a specifici regimi previdenziali, come l’Assicurazione Generale Obbligatoria o la Gestione Separata, e non deve essere già titolare di una pensione.

I requisiti per accedere alla pace contributiva

Per poter beneficiare della pace contributiva, è necessario soddisfare determinati requisiti:

  1. Non essere titolari di una pensione diretta.
  2. Essere iscritti a uno dei regimi previdenziali obbligatori, come l’Assicurazione Generale Obbligatoria o le gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
  3. Non avere anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.
  4. Riscattare periodi di mancata contribuzione tra il primo gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023, per un massimo di cinque anni.

I periodi riscattabili devono essere non coperti da contribuzione obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto presso qualsiasi forma di previdenza obbligatoria.

L’iter per la domanda

Il processo per fare domanda di pace contributiva è semplice, ma richiede attenzione. Ecco gli step principali:

  1. Verifica della posizione contributiva: è necessario consultare lINPS per verificare i periodi di mancata contribuzione.
  2. Calcolo del riscatto: una volta identificati i periodi da riscattare, si deve calcolare l’importo da versare, che dipende dalla retribuzione degli ultimi 12 mesi.
  3. Presentazione della domanda: la domanda può essere fatta online tramite il sito INPS, chiamando il contact center, o tramite patronati. La domanda può essere presentata anche dal datore di lavoro, se previsto.

Il pagamento del riscatto può essere effettuato in un’unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili, senza interessi. Inoltre, l’onere versato è deducibile dal reddito complessivo.

Conclusioni

La pace contributiva è una grande opportunità per chi ha lacune nei contributi e desidera migliorare la propria pensione. Per accedere a questa misura, è importante conoscere i requisiti e seguire correttamente l’iter per la domanda.

About Leandro Caterini

Nato a Tempio Pausania il 03/12/2002, studente di scienze politiche al quarto anno della triennale. Iscritto al secondo anno di un corso per fonici e appassionato di produzione musicale.

Controlla anche

petrolio

Aie più pessimista sulla domanda petrolifera

  Nell’ultimo Oil Market Report dell’Aie, le previsioni sulla domanda petrolifera sono state corrette al …