Inaugurazione della mostra fotografica di Luca Centola a Cagliari

“Disamparadu” è il nome della mostra di Luca Centola

Giovedì 27 marzo 2025, alle ore 18, la Galleria Siotto di Cagliari ospiterà l’inaugurazione di “Disamparadu”, una mostra fotografica del fotografo Luca Centola. L’esposizione, curata da Simona Spinella, riflette sul tema dell’abbandono, esplorando luoghi un tempo destinati alla cura collettiva, ora trascurati e dimenticati. La mostra segna una collaborazione tra la Fondazione Siotto e la città di Matera. Si sviluppa attraverso 22 scatti che raccontano la decadenza di edifici storici, come scuole abbandonate, colonìe estive, e sanatori, simboli di un passato di grande valore.

“Disamparadu”, termine sardo che significa “abbandono”, diventa il punto di partenza per una riflessione profonda sullo stato di abbandono dei luoghi una volta dedicati al benessere sociale. Tra i luoghi ritratti ci sono la colonia estiva di Funtanazza (Arbus), la scuola mineraria di San Leone (Capoterra), il sanatorio di Giorgino (Cagliari), e l’ex orfanotrofio di Oristano, luoghi che un tempo ospitavano e curavano, ma che ora sono diventati rovine di un passato lontano.

Luca Centola, fotografo materano con oltre vent’anni di carriera, è noto per i suoi reportage su siti industriali e abbandonati. Tra i suoi lavori più celebri si ricordano il reportage sul cementificio del Vajont e la serie fotografica sull’area ex Falck a Sesto San Giovanni (Milano). Centola utilizza la fotografia come strumento per indagare l’abbandono e le tracce di memoria collettiva lasciate in questi luoghi.

“Un viaggio fotografico tra abbandono, memoria e disconnessione culturale”

Nel testo di presentazione della mostra, la curatrice Simona Spinella sottolinea come la lingua sarda offra una riflessione interessante sul significato del termine “disamparadu”, che richiama il verbo “disimparare”, ovvero perdere la conoscenza e l’attenzione verso luoghi significativi, come scuole e sanatori, che erano un tempo centri di cura e crescita. Centola invita a riflettere su come la società abbia “disimparato” a prendersi cura di questi luoghi.

La mostra rimarrà aperta fino al 13 aprile 2025, e sarà visitabile dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 20. L’esposizione è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, l’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, e il Servizio Cultura del Comune di Cagliari.

About Leandro Caterini

Nato a Tempio Pausania il 03/12/2002, studente di scienze politiche al quarto anno della triennale. Iscritto al secondo anno di un corso per fonici e appassionato di produzione musicale.

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