
Un talento nato in barbagia, tra teatro, cinema e scrittura
Ogni martedì, Ciak in Sardegna accende i riflettori su attori e registi dell’isola, offrendo al pubblico uno sguardo approfondito sulle professionalità del settore audiovisivo locale. Il format, ideato da Luca Lobina in collaborazione con Marinella Frau, si propone di raccontare le esperienze artistiche di chi ha reso la Sardegna un punto di riferimento per il cinema e il teatro. Nella puntata di oggi, protagonista è Katia Corda, attrice, regista e scrittrice originaria della Barbagia, che con la sua carriera ha attraversato palcoscenici e set cinematografici di prestigio.
Un percorso tra cinema e teatro
Dalla passione per il teatro, nata a soli 15 anni, fino alle esperienze internazionali, Katia Corda ha costruito un percorso artistico ricco di successi. Tra i suoi lavori più noti spicca il film “Bandidos e Balentes: Il Codice Non Scritto“, che le ha regalato un importante riconoscimento come miglior attrice internazionale. La sua versatilità l’ha portata anche nel mondo delle serie televisive, partecipando a “Orlando e Carlotta” e interpretando ruoli intensi nel thriller “Side Effect“. La sua esperienza si è estesa anche alla regia con “Fragheterra“, nato da un’idea di Franco Mascia, dimostrando ancora una volta la sua poliedricità nel panorama artistico sardo.
Un impegno costante per la cultura sarda
L’amore per la Sardegna e la volontà di raccontarne le tradizioni si riflettono nelle scelte professionali di Katia Corda. Ha collaborato con importanti registi come Francesco Trudu nel film “A Si Biri” e con Antonio Rojk per “Il Criminologo“, prossimamente in uscita. La sua carriera include anche la partecipazione a progetti di respiro nazionale, come il corto diretto da Pupi Avati, “Una grande famiglia“, e diversi spot pubblicitari premiati a livello internazionale.
Oltre alla recitazione e alla regia, Katia Corda si è dedicata anche alla scrittura. Ha pubblicato il libro autobiografico “E chi se li SCorda“, in cui racconta il suo percorso umano e artistico, tra esperienze di palco e set cinematografici. Il suo lavoro continua a essere un punto di riferimento per chi desidera conoscere più a fondo la cultura sarda attraverso l’arte.