I prezzi di cacao e succo d’arancia passano dal boom allo sboom

Crollo dei prezzi per cacao e succo d’arancia: dalla crescita al ribasso

Un’inversione di tendenza sorprende mercati e investitori dopo i picchi record del 2024

I mercati globali stanno attraversando un momento di forte turbolenza a causa del brusco calo dei prezzi di due materie prime di grande rilievo: il cacao e il succo d’arancia. Dopo aver raggiunto livelli record nel 2024, entrambe le commodity stanno vivendo una fase di drastica correzione, con conseguenze dirette per produttori e investitori. Il mercato del succo d’arancia è stato colpito da un’ondata di liquidazioni da parte degli hedge fund. Questi, avevano puntato su un rialzo continuo dei prezzi ma si trovano ora a fare i conti con una realtà ben diversa.

Secondo i dati riportati dal Wall Street Journal, il valore del succo d’arancia concentrato surgelato è diminuito del 46% rispetto ai massimi di dicembre 2024. E’ stato registrato un crollo del 42% dall’inizio dell’anno e un ulteriore calo del 5% nell’ultima giornata di contrattazioni. Questo ribasso è legato al ridimensionamento delle aspettative sui raccolti, che sebbene restino sotto pressione, non hanno generato l’aumento di valore sperato. Il settore degli agrumi negli Stati Uniti, in particolare in Florida, ha vissuto difficoltà legate alla malattia del greening e all’espansione urbana, riducendo drasticamente la produzione di arance Valencia. Tuttavia, l’andamento del mercato ha spinto gli speculatori a chiudere le loro posizioni, accelerando il declino del prezzo.

Il peso della speculazione e le prospettive per il mercato degli agrumi

A inizio anno, gli investitori del settore, noti come managed money, avevano accumulato una posizione speculativa record, convinti che i prezzi del succo d’arancia sarebbero rimasti elevati. Ma le dinamiche del mercato hanno ribaltato le previsioni. Secondo Dave Whitcomb, esperto di trading, gli investitori non hanno ottenuto il rialzo sperato e hanno quindi iniziato a vendere in massa, provocando un crollo dei futures sul succo d’arancia fino a 2,8 dollari per libbra. Questo avviene nonostante le previsioni indichino una riduzione del 25% nella produzione di arance Valencia negli Stati Uniti e un calo del 38% in Florida.

Anche il mercato del cacao sta vivendo un trend simile. Dopo aver toccato il massimo storico alla fine del 2024, il prezzo ha subito una flessione del 30% nei primi mesi del 2025, con i futures sul cacao scesi fino a 8.000 dollari per tonnellata. Il ribasso è stato determinato dalle nuove stime dell’Organizzazione internazionale del cacao (Icco), che ha previsto un aumento della produzione globale del 7,8% per la stagione 2024-2025.

L’aumento dell’offerta spinge al ribasso il prezzo del cacao

Nonostante problemi legati al clima, a parassiti e alla presenza di alberi vecchi, la produzione di cacao sembra destinata a crescere rispetto alla stagione 2023-2024. Tuttavia, la domanda globale risulta in calo di quasi il 4,8%, complice l’aumento dei costi di produzione e delle materie prime. Secondo il report dell’Icco, i prezzi elevati degli ultimi anni hanno incentivato molti agricoltori a investire di più nella coltivazione, aumentando così l’offerta complessiva.

Le previsioni parlano di una produzione mondiale di 4,84 milioni di tonnellate di cacao, a fronte di una domanda stimata in 4,65 milioni di tonnellate. Questo surplus sta generando una pressione ribassista sui prezzi, spingendo il settore a un riequilibrio dopo il rally degli ultimi anni.

About Cesare Demuro

Sono un ragazzo di 20 anni, vengo da Villanova Tulo, in provincia del Sud Sardegna, ma vivo a Cagliari da 2 anni, in quanto studente di Scienze della Comunicazione.

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