Ariet, 2 years old, sits on the floor with some of his favourite foods, at home in Kurshab village, Osh Oblast, Kyrgyzstan, on 1 September 2021. Ariet enjoys eating watermelon, peaches and cucumbers, and loves “manty” (dumplings) and “shorpo” soup (boiled meat with vegetables). Ariet was breastfed exclusively until the age of 6 months before eating his first foods. His family tries to offer him only healthy foods – vegetables and dishes that are boiled rather than fried, when possible. They have not encountered any difficulties in obtaining nutritious food to feed Ariet.

Il peso è giusto? L’allarme obesità infantile e le sue cause

L’obesità infantile è un tema sempre più urgente, e in occasione della Giornata mondiale dell’Obesità, l’UNICEF Italia, con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, ha lanciato una nuova pubblicazione che mira a sensibilizzare sull’importanza di una corretta alimentazione e salute per i più piccoli.

Il 4 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’Obesità, l’UNICEF Italia ha presentato una nuova pubblicazione intitolata “Il peso è giusto?”, realizzata con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Questo studio si concentra sul crescente problema del sovrappeso e dell’obesità infantile, condizioni che oggi minacciano la salute di milioni di bambini e bambine in tutto il mondo. Se nel 2022 oltre 37 milioni di bambini sotto i cinque anni risultavano in sovrappeso, la situazione non è meno critica per la fascia di età tra i 5 e i 19 anni, con 390 milioni di giovani colpiti da questa problematica. Il 2023 ha mostrato dati preoccupanti anche in Italia: il 28,8% dei bambini fra gli 8 e i 9 anni risultavano essere in sovrappeso o obesi.

Nel comunicato dell’UNICEF Italia, la Presidente Carmela Pace ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare su una forma di malnutrizione che non riguarda solo la scarsità di cibo, ma anche l’errata qualità di quello che i bambini assumono. Un’alimentazione troppo ricca di cibi poco sani e facilmente accessibili, soprattutto per i bambini provenienti da famiglie in difficoltà economica, rappresenta una minaccia crescente per il loro benessere. Sovrappeso e obesità non sono più solo problematiche legate a una dieta carente, ma sono diventate un fenomeno che coinvolge anche i paesi ad alto reddito, come quelli dell’Europa meridionale. Nel 2022, ad esempio, si registravano circa 500.000 bambini con sovrappeso in Italia.

I dati allarmanti dell’Italia

La situazione in Italia non è migliore. Secondo l’ultima rilevazione del Sistema di Sorveglianza nazionale “OKkio alla SALUTE”, condotta dall’ISS, i dati del 2023 evidenziano una preoccupante prevalenza di sovrappeso e obesità tra i bambini italiani. Il 19% dei bambini e delle bambine tra gli 8 e i 9 anni risultava in sovrappeso, mentre il 9,8% soffriva di obesità, un dato che include anche i bambini con obesità grave (2,6%). Ma non solo: lo studio ha anche rilevato abitudini alimentari e stili di vita non salutari. Un altro dato significativo riguarda le abitudini mattutine: quasi il 40% dei bambini intervistati non consumava una colazione adeguata, e oltre la metà di loro mangiava una merenda abbondante prima di pranzo. Più di un quarto dei bambini beveva quotidianamente bevande zuccherate o gassate, e una percentuale simile consumava frutta e verdura meno di una volta al giorno.

Inoltre, l’attività fisica, fondamentale per prevenire l’obesità, non sembra essere una priorità per molti bambini. Il 37% dei bambini non faceva attività fisica il giorno prima dell’intervista e più del 70% non si recava a scuola a piedi o in bicicletta, optando invece per modalità di trasporto più sedentari. Un altro dato allarmante riguarda il tempo passato davanti a schermi: quasi la metà dei bambini trascorreva più di due ore al giorno davanti alla TV, al tablet o al cellulare.

La nutrizione nei primi anni di vita

La nutrizione nei primi mille giorni di vita rappresenta un altro tema cruciale nell’indagine. Il Sistema di Sorveglianza nazionale bambini 0-2 anni, promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’ISS, ha coinvolto 35.550 madri nel 2022, rivelando dati interessanti sull’allattamento e sulla dieta infantile. In particolare, il 46,7% dei bambini era allattato esclusivamente al seno nei primi due o tre mesi di vita, ma questa percentuale diminuiva drasticamente a 30% tra i quattro e i cinque mesi. Anche la durata dell’allattamento materno si riduceva significativamente oltre i 12-15 mesi, con solo il 36,2% dei bambini che continuava ad assumere latte materno. Un dato particolarmente preoccupante riguarda il 13% dei bambini tra i 0 e i 2 anni che non aveva mai ricevuto latte materno.

L’allattamento esclusivo, come sottolineano gli esperti, gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’obesità infantile e nel promuovere una crescita sana. A tal proposito, l’UNICEF Italia sta portando avanti una serie di iniziative e campagne volte a sensibilizzare le famiglie sui benefici di un’alimentazione sana e un correttissimo approccio alla nutrizione nei primi anni di vita.

About Fabio Fiorellino

Nato e cresciuto a Cagliari, ho una Laurea Triennale in Scienze Politiche e una Laurea Magistrale in Storia e Società all'Università degli Studi di Cagliari. Sono un appassionato di libri e di musica, in particolare di quella britannica.

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