La XXI edizione del Festival di Cagliari premia documentari e cortometraggi che raccontano storie di resistenza, sofferenza e speranza, con un focus particolare sulla situazione in Palestina e Gaza.
Il 2 marzo 2025, al termine della XXI edizione dell’Ard Film Festival di Cagliari, la giuria ha premiato alcune delle opere più significative dell’edizione, conferendo premi a film che trattano temi di grande rilevanza sociale e politica. Il premio come miglior documentario lungometraggio è andato a “State of Passion”, diretto da Carol Mansour e Muna Khalidi, un’opera che offre uno sguardo intimo e potente sul genocidio a Gaza, narrato attraverso la figura del chirurgo palestinese Ghassan Abu Sittah. Il film segue il suo lavoro negli ospedali di Al Shifa e Al Ahli durante le emergenze sanitarie, mostrando le difficoltà di operare in un sistema sanitario ormai al collasso. La giuria ha apprezzato la capacità delle registe di unire il racconto personale e l’attivismo, creando una testimonianza che unisce storia e arte.
Il Festival, che si è svolto dal 25 febbraio al 1 marzo 2025, è un appuntamento consolidato nel panorama culturale di Cagliari, con una selezione di 88 film provenienti da tutto il mondo. Tra questi, spicca “Blood Like Water”, della regista Dima Hamdan, vincitore del premio come miglior cortometraggio di finzione. Il film esplora una storia complessa che si sviluppa in poche ore, affrontando tematiche delicate come la minaccia diretta ai membri di una famiglia palestinese da parte dei servizi segreti israeliani.
Le storie di resistenza e dolore nel contesto palestinese
Nel corso delle serate del festival, il film “Deferred Reclaim” di Abdallah Mutan ha ottenuto il premio come miglior documentario cortometraggio. Il regista racconta la tragica storia delle famiglie palestinesi che non riescono a seppellire i propri cari, i cui corpi sono trattenuti nelle celle frigorifere israeliane. Attraverso un’intensa combinazione di videoarte e documentario, il film restituisce un’esperienza angosciante e simbolica della lotta palestinese, diventando un omaggio alle famiglie che, nonostante tutto, continuano a resistere. Tuttavia, il regista Abdallah Mutan è stato arrestato durante la sua permanenza al confine con la Giordania, sollevando preoccupazioni per la sicurezza dei professionisti del settore cinematografico che trattano tematiche politiche sensibili.
Le storie raccontate durante il festival mettono in evidenza le difficoltà quotidiane della popolazione palestinese, ma anche la sua forza e resilienza. I premi e le menzioni speciali hanno sottolineato l’importanza di dare spazio a voci e storie spesso ignorate dai media mainstream. Un altro esempio significativo è “Vibrations From Gaza” di Rehab Nazzal, che ha ricevuto una menzione speciale nella categoria documentario cortometraggio, raccontando le vibrazioni e i suoni di una Gaza sofferente ma mai rassegnata.
La risposta del pubblico e il ruolo del festival
La risposta del pubblico al Ard Film Festival è stata entusiastica, con Fawzi Ismail, presidente dell’Associazione Culturale Amicizia Sardegna Palestina ODV, che ha commentato positivamente l’affluenza e l’interesse dimostrato. Il festival ha dimostrato di essere una finestra aperta sulla Palestina e sul Medio Oriente, affrontando tematiche urgenti come le migrazioni, la guerra e le violazioni dei diritti umani. Questo evento si conferma come uno degli appuntamenti culturali più importanti di Cagliari, un’occasione di riflessione e di impegno civico. La direttrice artistica Annamaria Brancato ha aggiunto che la conclusione del festival, sebbene celebrata con un successo inaspettato, ha lasciato anche un senso di amarezza, in quanto ha permesso di illuminare le problematiche legate all’oppressione dei popoli arabi, e in particolare dei palestinesi.
Oltre alla cerimonia di premiazione, il festival ha proseguito con una serie di eventi collaterali, come la presentazione del libro di Ibrahim Nasrallah, Onde di terra in Palestina, a Macomer, il 2 marzo alle 17:30, e un incontro con le registe Carol Mansour e Muna Khalidi a Macomer il 3 marzo.
L’Ard Film Festival è stato organizzato con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, la Società Umanitaria – Cineteca Sarda, e con il patrocinio del Comune di Cagliari. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il sito ufficiale del festival e delle associazioni coinvolte.