La storia di Renzo Romero, un sardo protagonista dell’arte grafica del secondo dopoguerra diventa un film

Renzo Romero, il sardo che ha rivoluzionato l’arte grafica, diventa un film

Pochi sanno che il più grande stampatore d’arte del dopoguerra è sardo. Renzo Romero, per le istituzioni e il mondo culturale della Sardegna, è un nome quasi sconosciuto. Eppure, la sua stamperia ha segnato l’arte grafica contemporanea. Negli anni ’60, è diventata un punto di riferimento per artisti come Spazzapan, Vedova, Capogrossi, Afro Basaldella e Piero Dorazio.

Storia di Renzo Romero

Romero nasce a Burgos nel 1921. Rimasto orfano, lascia la Sardegna da ragazzo ed emigra a Torino e Milano. Vive le difficoltà dell’emigrazione in una società borghese chiusa. Non si piega. Da autodidatta, si avvicina all’arte e inizia come disegnatore di stoffe.

Nel dopoguerra entra nell’ambiente artistico torinese. Diventa amico di Luigi Spazzapan e Umberto Mastroianni. Vuole cambiare il panorama artistico della città e lo fa. Nel 1957 si trasferisce a Roma e fonda la “Litografia Romero”. Qui nasce un centro di ricerca per l’arte astratta italiana. Collaborano con lui artisti come Cagli, Perilli, Novelli, Santomaso e Turcato. Nel suo atelier passano anche poeti, critici e uomini politici appassionati d’arte.

Per oltre trent’anni, la Stamperia Romero produce opere straordinarie. Nel 1986 chiude. Romero muore nel 1994.

Ora la sua storia diventa un film. Il Circolo “Nuraghe – Pinuccio Sciola” di Fiorano Modenese ha promosso il progetto. La Regione Sardegna lo ha finanziato. Il titolo provvisorio è “Le matrici di Romero”. La regia è di Simonetta Columbu.

Il documentario esplorerà la vita e l’opera di Romero. La prima tappa delle riprese sarà l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma. Qui si trovano 714 matrici donate dall’artista nel 1986. Poi la troupe si sposterà a Orvieto, dove vive la figlia di Romero, Randa. Infine, si tornerà a Burgos, il suo paese natale.

Simonetta Columbu, apprezzata attrice italiana, debutta come regista. Dopo il successo del suo primo film Gli Ospiti, premiato al Festival Visioni Italiane di Bologna, ha deciso di dedicarsi ai documentari. Il suo talento e la sua passione renderanno giustizia a Renzo Romero, un artista che ha lasciato un segno indelebile nell’arte grafica italiana.



About Alessandra Pili

Attualmente impegnata negli studi Universitari, trovo ispirazione dalla piccole cose e da ciò che la natura offre ogni giorno. Grande appassionata di Aikido e cucina, due arti che permettono di dare sfogo alla mia creatività. La curiosità mi spinge verso tutto ciò che non conosco e che mi possa dare una visione più ampia del mondo.

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