L’Italia guida la più grande rete europea di ricerca sul cervello

Oltre 60 centri coinvolti per svelare i misteri di Alzheimer, Parkinson e disturbi del neurosviluppo. L’Italia guida il più grande progetto di ricerca neuroscientifica.

L’Italia si pone al centro della ricerca neuroscientifica europea con Mnesys, la più grande rete dedicata allo studio del cervello. Recentemente, Mnesys ha triplicato il numero di centri partecipanti, raggiungendo oltre 60 istituzioni coinvolte. Questo ampliamento rappresenta un passo significativo verso la comprensione approfondita di patologie neurologiche complesse come l’Alzheimer, il Parkinson e i disturbi del neurosviluppo.

Uno degli obiettivi principali di Mnesys è indagare le cause delle difficoltà che i pazienti affetti da Alzheimer e Parkinson incontrano nel riconoscere le espressioni facciali. Questa capacità è fondamentale per la comunicazione interpersonale e la sua compromissione influisce negativamente sulla qualità della vita dei pazienti. Attraverso studi mirati, i ricercatori di Mnesys cercano di svelare i meccanismi neurobiologici alla base di queste difficoltà, con l’obiettivo di sviluppare trattamenti efficaci che possano migliorare le interazioni sociali dei pazienti.

L’uso degli organoidi cerebrali

Un altro fronte di ricerca innovativo riguarda l’utilizzo di organoidi cerebrali, spesso definiti “cervelli in miniatura”. Questi organoidi sono creati a partire da cellule staminali pluripotenti, riprogrammate per diventare neuroni. Questa tecnologia all’avanguardia permette di modellare in vitro le caratteristiche del cervello umano, offrendo una piattaforma preziosa per testare nuove terapie contro le demenze. Grazie a questi modelli, è possibile osservare in tempo reale gli effetti di potenziali farmaci, accelerando il processo di scoperta e sviluppo di trattamenti efficaci.

La prevenzione dei disturbi del neurosviluppo nei neonati prematuri rappresenta un ulteriore focus della rete Mnesys. I ricercatori stanno esplorando le proprietà antiossidanti di composti naturali, come la soia e l’olio d’oliva, per proteggere il delicato sistema nervoso dei neonati prematuri. Lo stress ossidativo è infatti uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di anomalie neurologiche in questa popolazione vulnerabile. Studi preliminari suggeriscono che l’integrazione di questi antiossidanti nella dieta potrebbe ridurre il rischio di sviluppare tali disturbi, aprendo la strada a interventi nutrizionali preventivi.

Il recente III Annual Meeting di Mnesys, tenutosi a Genova presso il Palazzo della Meridiana, ha evidenziato l’importanza della collaborazione interdisciplinare e internazionale nella ricerca neuroscientifica. La rete Mnesys riunisce neurologi, biologi, bioingegneri e altri esperti, creando un ambiente fertile per l’innovazione e la condivisione delle conoscenze. Questa sinergia è essenziale per affrontare le sfide complesse poste dalle malattie neurologiche e per tradurre rapidamente le scoperte scientifiche in applicazioni cliniche.

About Redazione

Nata l'8 ottobre 2007 da un progetto di tre studenti universitari. Unica Radio vuole raccontare il territorio, la cultura e le attività dell'hinterland attraverso la voce dei protagonisti. Unica Radio racconta la città che cambia

Controlla anche

Sicurezza e innovazione digitale: le priorità per l’Europa

La Camera dei Deputati ospita il tavolo tecnico sull’innovazione digitale, sostenibilità e sicurezza europea. Un’importante …