La 21ª missione invernale del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) è iniziata presso la base Concordia, situata a oltre 3.000 metri di altitudine e a 1.200 chilometri dalla costa. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), è coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con ENEA responsabile della logistica e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) impegnato nella gestione della nave di ricerca Laura Bassi. Nel frattempo, si è conclusa la 40ª missione estiva presso la stazione Mario Zucchelli nella Baia di Terra Nova, mentre gli studi proseguono in mare fino a marzo.
Un inverno di ricerca estrema nella base Concordia in Antartide
A Concordia, la gestione della stazione è passata da Riccardo Scipinotti (ENEA) alla glaciologa Simona Grimaldi (Università di Catania), capo spedizione del team invernale. Il nuovo gruppo di 13 winterover comprende 6 italiani del PNRA, 6 francesi dell’Istituto polare francese Paul-Émile Victor (IPEV) e un medico inglese dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Isolati per nove mesi, i ricercatori affronteranno temperature fino a -80°C e tre mesi di notte polare, portando avanti 14 progetti di ricerca e mantenendo operativi gli osservatori scientifici.
Le condizioni ambientali di Concordia, con ghiaccio spesso oltre 3 chilometri, bassa umidità, alta visibilità e minimo inquinamento, la rendono un laboratorio ideale per lo studio della criosfera, climatologia, chimica e fisica dell’atmosfera, geomagnetismo e astrofisica. La missione invernale include anche sette progetti ESA, volti a monitorare l’adattamento fisico e psicologico degli scienziati in condizioni simili a quelle delle missioni spaziali.
La missione Beyond EPICA e la ricerca sulla storia del clima
Durante la campagna estiva, a Concordia si è conclusa la 4ª fase della perforazione del progetto europeo Beyond EPICA – Oldest Ice, guidato dall’Istituto di Scienze Polari del CNR. La trivellazione ha raggiunto i 2.800 metri di profondità, avvicinandosi alla roccia sottostante la calotta antartica. Il ghiaccio estratto conserva una testimonianza unica della storia climatica della Terra, offrendo dati su temperature e concentrazioni di gas serra degli ultimi 1,2 milioni di anni.
Al progetto partecipano anche l’Università Ca’ Foscari Venezia e ENEA, che collabora alla gestione logistica insieme all’IPEV. La scoperta di strati di ghiaccio così antichi fornirà informazioni cruciali per lo studio dei cambiamenti climatici globali.
Approfondisci il progetto Beyond EPICA
La chiusura della missione estiva alla stazione Mario Zucchelli
Mentre la missione invernale prende il via, si è conclusa la 40ª missione estiva del PNRA presso la stazione Mario Zucchelli, situata sulla costa della Baia di Terra Nova. L’attività di ricerca, durata diversi mesi, ha coinvolto 140 persone, tra cui 17 esperti militari dell’Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Vigili del Fuoco. La direzione è stata affidata a Rocco Ascione (ENEA), con il coordinamento scientifico gestito da Gaetano Giudice (INGV) nella prima fase e Nicoletta Ademollo (CNR – Istituto di Scienze Polari) nella seconda.
Nella stazione sono stati condotti 14 progetti scientifici, con particolare attenzione al monitoraggio climatico, alla sismologia, al geomagnetismo e alla meteorologia spaziale. Alcuni osservatori continueranno a raccogliere dati sul vulcanismo, sulle variazioni del permafrost e sull’evoluzione delle comunità microbiche e vegetali.