Malattia del Jocker Curata con Ultrasuoni: La Prima Intervento in Europa a Verona

Un innovativo trattamento con ultrasuoni ha risolto il caso di Federico Orlandi, 21enne di Verona affetto dalla “sindrome del riso sardonico”. Questo approccio non invasivo apre nuove possibilità nella cura delle malattie neurologiche rare

Federico Orlandi, 21 anni, veronese, ha vissuto con una condizione rara che lo costringeva a ridere in modo incontrollato, una manifestazione tipica della “sindrome epilettica gelastica”, nota anche come la “malattia del Jocker”. La malattia gli aveva causato episodi di riso inappropriato fin da quando aveva solo due anni. Questi attacchi, che si verificavano in situazioni di stress o tensione, erano accompagnati da vuoti di memoria che peggioravano col tempo. “Era una condizione debilitante,” racconta Federico, che ora può finalmente respirare dopo un trattamento innovativo

Nel febbraio del 2025, per la prima volta in Europa, il giovane è stato trattato con ultrasuoni ad alta intensità, una tecnologia all’avanguardia utilizzata presso l’AOU di Verona. Il trattamento, non invasivo, ha consentito ai medici di agire direttamente sulle aree cerebrali responsabili degli attacchi senza ricorrere alla chirurgia. Questa tecnica, che utilizza ultrasuoni focalizzati, è una delle innovazioni più promettenti nel trattamento di malattie neurologiche complesse.

Il Trattamento con Ultrasuoni: Un’Innovazione Medica

Il trattamento con ultrasuoni ha suscitato grande interesse tra gli esperti del settore. Gli ultrasuoni focalizzati permettono di riscaldare con precisione aree specifiche del cervello, interrompendo le connessioni anomale che causano i sintomi della sindrome epilettica gelastica. Questo approccio ha il vantaggio di non richiedere incisioni o interventi invasivi, riducendo significativamente i rischi e i tempi di recupero. Federico, infatti, ha mostrato segni di miglioramento già nelle prime settimane dopo lI medici dell’Unità Operativa di Neuroradiologia dell’AOU di Verona, coordinati dal professor Giovanni Rossi, hanno realizzato il trattamento con una precisione straordinaria. L’ospedale veronese si conferma così un punto di riferimento per le terapie avanzate in Italia e in Europa.

La Scienza al Servizio dei Pazienti: Una Nuova Era per le Malattie Neurologiche

Questa innovazione segna una svolta nel trattamento delle malattie neurologiche, in particolare quelle rare e difficili da curare. Grazie alla combinazione di tecnologie non invasive e tecniche di imaging avanzato, le possibilità di trattamento si sono moltiplicate. Il caso di Federico Orlandi ha dato speranza anche ad altri pazienti affetti da patologie simili, aprendo la strada a trattamenti mirati e più efficaci.

Il successo del trattamento a Verona ha suscitato grande entusiasmo nel mondo scientifico, con esperti che guardano a questa terapia come a una potenziale soluzione per altre malattie neurologiche rare. La ricerca continua a espandere i suoi orizzonti, promettendo soluzioni sempre più mirate e meno invasive per chi soffre di patologie gravi e debilitanti.

About Angelo Masala

Controlla anche

Samugheo si prepara al carnevale 2025

Samugheo si prepara al carnevale 2025

Il 16 gennaio l’anteprima con le danze rituali attorno al falò e l’attesa per l’esplosione …