Il 2024 segna una frenata nella crescita delle imprese artigiane sarde: saldo positivo di sole 35 attività contro le 442 del 2023. Confartigianato Sardegna chiede il rifinanziamento della legge 949 per sostenere il comparto e garantire il futuro dell’artigianato sull’isola.
La crescita delle imprese artigiane in Sardegna ha subito un netto rallentamento nel 2024, dopo anni di espansione che avevano reso l’isola una delle regioni più dinamiche nel settore. Il saldo positivo di nuove attività, pur restando sopra lo zero, si è ridotto drasticamente: appena 35 nuove imprese, rispetto alle 442 del 2023. Secondo l’analisi condotta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, basata sui dati Infocamere-Movimprese, il bilancio del 2024 ha contato 2.172 aperture e 2.137 chiusure, per un totale di 33.924 imprese registrate, di cui 33.704 attive. Numeri ben diversi rispetto al 2023, quando il saldo era stato più favorevole, con 2.073 nuove imprese e solo 1.688 cessazioni, portando il totale delle aziende artigiane a 34.350 registrate e 34.116 attive.
La preoccupazione di Confartigianato Sardegna
L’arresto della crescita non è passato inosservato ai vertici delle associazioni di categoria. Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna, ha evidenziato come le piccole imprese artigiane siano il motore dell’economia locale, garantendo lavoro e sviluppo alle comunità. “Questa battuta d’arresto è un segnale allarmante – ha dichiarato Meloni – perché dimostra che le nostre imprese, pur essendo resilienti, hanno bisogno di sostegni adeguati per continuare a operare e competere sul mercato”.
Un aspetto cruciale riguarda il legame profondo tra le aziende artigiane e il territorio. A differenza delle multinazionali, che spesso adottano strategie di delocalizzazione, le micro e piccole imprese rimangono radicate nelle comunità locali, offrendo un contributo non solo economico, ma anche sociale e culturale. “Le imprese artigiane non sono solo attività produttive – ha sottolineato Meloni – ma rappresentano un baluardo della tradizione e dell’identità sarda”.
Il dettaglio territoriale: la frenata colpisce tutta l’isola
L’analisi per provincia mostra un quadro variegato. Cagliari si conferma il territorio con il maggior numero di imprese artigiane, con 12.663 registrate e 12.563 attive. Tuttavia, il saldo 2024 è negativo, con 144 imprese in meno, rispetto al +169 del 2023. Sassari-Gallura, invece, ha registrato una crescita di 184 nuove attività, grazie a 874 aperture contro 690 chiusure, superando il risultato dell’anno precedente (+137).
A Nuoro, il 2024 ha visto un saldo positivo di 33 imprese (363 nuove e 330 cessate), in calo rispetto alle 61 del 2023. Situazione più critica a Oristano, dove il saldo è stato negativo, con 38 attività in meno, mentre nel 2023 si registrava un lieve aumento di 18 imprese.
Confartigianato Sardegna ha sottolineato che l’artigianato regionale rappresenta il 22% dell’economia isolana, dando lavoro a oltre 100mila persone. Proprio per questo motivo, secondo Meloni, servono interventi mirati per garantire continuità alle aziende e supportarne la crescita.
Confartigianato Sardegna chiede il rifinanziamento della Legge 949 per sostenere le imprese artigiane: scopri di più.