Roberto Pili

Roberto Pili trionfa a Roma con “Profondo nero”

Il regista sardo Roberto Pili conquista il premio per il miglior videoclip al Festival Internazionale “Il corto.it” con un’opera che intreccia arte urbana e salute mentale, raccontando la storia del writer Davide Lai, noto come Nero.

Il regista sardo Roberto Pili ha ottenuto un prestigioso riconoscimento a Roma, aggiudicandosi il premio per il miglior videoclip al Festival Internazionale “Il corto.it”. La sua opera, intitolata “Profondo nero”, esplora il legame tra arte urbana e benessere mentale, focalizzandosi sulla vita di Davide Lai, conosciuto nel mondo dei writer come Nero. Il festival, giunto alla sua sedicesima edizione, si è svolto nella capitale italiana, attirando numerosi appassionati e professionisti del settore. La giuria ha apprezzato l’abilità di Pili nel coniugare elementi visivi e narrativi per affrontare tematiche complesse e attuali. Il premio è stato ritirato dal produttore Francesco Pili, fratello del regista, che ha sottolineato l’importanza di opere che promuovono la riflessione sociale attraverso l’arte.

Un docufilm che unisce musica e riflessione sociale

“Profondo nero” non rappresenta solo un videoclip musicale, ma si configura come un vero e proprio docufilm che intreccia musica, immagini e testimonianze per raccontare la storia di Nero. L’opera si propone di evidenziare come l’espressione artistica possa fungere da strumento terapeutico, offrendo una via di fuga e di elaborazione per chi affronta difficoltà psicologiche. Il progetto, prodotto da Francesco Pili, si avvale della collaborazione di esperti nel campo della psicologia e dell’arte urbana, creando un ponte tra discipline diverse per offrire una prospettiva innovativa sul tema della salute mentale. La scelta di raccontare la vita di un writer come Nero permette di esplorare il mondo dell’arte di strada, spesso considerata marginale, ma ricca di significati e potenzialità espressive.

Un percorso artistico tra riconoscimenti e impegno sociale

Il successo di “Profondo nero” si inserisce in un percorso artistico già costellato di riconoscimenti per Roberto Pili. In precedenza, il regista aveva ottenuto il premio per il miglior montaggio nella categoria dei docufilm italiani con la stessa opera, evidenziando la sua abilità tecnica e narrativa. La sua produzione si caratterizza per l’attenzione a tematiche sociali e per la capacità di utilizzare il linguaggio cinematografico per promuovere la consapevolezza e la riflessione. La collaborazione con il fratello Francesco, in qualità di produttore, ha permesso di sviluppare progetti che uniscono qualità artistica e impegno civile, contribuendo al dibattito su questioni rilevanti come la salute mentale e il ruolo dell’arte nella società contemporanea.

L’importanza dell’arte come strumento di espressione e cura

Attraverso “Profondo nero”, Roberto Pili intende sottolineare il potere dell’arte come mezzo di espressione personale e come strumento di cura. La storia di Nero diventa emblematica di come la creatività possa offrire una via di uscita da situazioni di disagio, permettendo agli individui di elaborare le proprie esperienze e di comunicare con il mondo esterno. Il docufilm invita lo spettatore a riflettere sull’importanza di riconoscere e valorizzare le diverse forme di espressione artistica, soprattutto quelle che nascono in contesti urbani e che spesso vengono stigmatizzate. Inoltre, l’opera pone l’accento sulla necessità di considerare la salute mentale come una componente fondamentale del benessere individuale e collettivo.

About Francesco Luesu

Musicista, filosofo pensatore e non pensatore.

Controlla anche

Storie al femminile Giornata Internazionale della Donna

La rassegna itinerante “Video racconti per il sociale e l’inclusione” porterà in Sardegna e Trentino …