Never too late, la serie ambientata in Sardegna, esplora il futuro distopico del 2046, dove cinque adolescenti sfidano un regime ecologista per scoprire la verità e combattere per il loro futuro.

Never too late: serie ambientata in Sardegna che affronta il futuro

Dal 22 novembre è disponibile su Rai Play una serie che promette di scatenare dibattiti e riflessioni sul futuro del nostro pianeta.

Never too late, diretta da Lorenzo Vignolo e Salvatore De Chirico, si svolge nel 2046, in un mondo dove le risorse naturali sono sempre più scarse, e l’ossigeno è un bene prezioso. La Sardegna, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua natura incontaminata, è la location scelta per raccontare questa storia distopica che tocca temi ambientali cruciali, come la gestione delle risorse naturali e le sfide del cambiamento climatico.

La serie si concentra su cinque adolescenti che, dopo la misteriosa scomparsa dei loro genitori, decidono di infrangere il divieto imposto dal governo per entrare nella Foresta di Nur, un luogo protetto da una milizia verde chiamata “i guardiani della natura”. In un futuro prossimo dove l’intervento umano nella natura è vietato, i ragazzi rischiano la vita per scoprire la verità dietro la distruzione del loro mondo e recuperare il loro futuro. Una trama avvincente che mescola mistero, dramma e un forte messaggio ambientalista.

Il racconto, composto da dieci episodi, porta alla luce il paradosso di una società che, pur cercando di salvaguardare la natura, finisce per alimentare un sistema che ne favorisce il controllo e la manipolazione. Le milizie verdi sono il simbolo di un controllo che, sebbene giustificato dalla necessità di proteggere l’ambiente, rischia di limitare la libertà e il diritto alla vita degli esseri umani.

Una trama intensa in 10 episodi

Never too late si distingue non solo per la sua trama intensa, ma anche per la sua capacità di trattare tematiche di grande attualità, come la crisi ecologica, il cambiamento climatico e la sostenibilità. I personaggi principali, interpretati da attori come Arianna Becheroni, Roberto Nocchi e Matteo Taranto, portano sullo schermo una nuova generazione di giovani impegnati nella lotta per la salvezza del pianeta. Ogni episodio della serie è un invito a riflettere sul nostro impatto sul mondo e sulle possibili soluzioni per invertire la rotta prima che sia troppo tardi.

La serie, purtroppo, arriva in un momento in cui la Sardegna è sotto attacco da speculazioni ambientali, come l’installazione di impianti fotovoltaici e pale eoliche, che mettono a rischio il paesaggio naturale dell’isola. Non a caso, la scelta della Sardegna come ambientazione non è casuale, poiché la regione rappresenta simbolicamente le sfide che l’umanità si troverà ad affrontare nei prossimi decenni, se non si invertono le politiche di sfruttamento delle risorse naturali.

Le reazioni del pubblico sono contrastanti

Mentre alcuni lodano la serie per il suo coraggio nel trattare temi così urgenti e rilevanti, altri non sono convinti dalla proposta narrativa, considerandola troppo angosciante. Nonostante le critiche, Never too late si afferma come una proposta unica nel panorama delle produzioni italiane, capace di trattare temi importanti in un contesto distopico senza mai rinunciare alla drammaticità.

Se non l’avete ancora visto, Never too late è una serie che merita attenzione, soprattutto per la sua capacità di stimolare una riflessione critica sui temi ambientali e sul nostro futuro. Per una recensione più approfondita, potete ascoltare l’episodio di News dal pianeta Terra, il podcast giornaliero di LifeGate.

About Carlo Pahler

Fondatore, giornalista pubblicista, direttore di testata e responsabile tecnico di Unica Radio. Amante della tecnologia e della musica.

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