Dall'inizio della sua carriera nelle corali di Cinecittà al successo dell'italodance, Roby Rossini ha segnato la musica italiana

Roby Rossini un viaggio musicale introspettivo e colorato

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Roby Rossini un viaggio musicale introspettivo e colorato
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Dall’inizio della sua carriera nelle corali di Cinecittà al successo dell’italodance, Roby Rossini ha segnato la musica italiana con un percorso ricco di collaborazioni e successi internazionali. Scopri come il suo stile si è evoluto nel tempo, passando da esibizioni locali a produzioni globali che hanno conquistato il cuore dei fan.

Gli inizi musicali di Roby Rossini

Roby Rossini, nato nel 1973 a Roma, è Cantautore, Paroliere, Frontman,; inizia la sua carriera musicale all’età di 11 anni, dedicandosi allo studio del canto e della dizione. Nel 1984, si unisce alla corale di Cinecittà, un’esperienza che influenza la sua crescita artistica. Durante quegli anni, inizia a scoprire le sue inclinazioni musicali, ispirato da artisti come Depeche Mode, Alphaville e Pet Shop Boys, ma anche da cantautori italiani come Luca Carboni, Franco Battiato e Jovanotti. Queste influenze lo portano a esplorare il mondo del synthpop, che ha un impatto significativo sul suo sviluppo come artista.

Nel 1988, Roby Rossini partecipa al Festival degli Sconosciuti di Ariccia, un’importante occasione per entrare nel mondo della musica. L’incontro con Teddy Reno e Rita Pavone, che organizzano l’evento, segnano un passo fondamentale nella sua carriera. La sua passione per la musica e la voglia di sperimentare lo spingono a partecipare ad altri concorsi, come il Festival di Castrocaro nel 1993, e a farsi conoscere sempre di più nel panorama musicale italiano. Nel 1994, partecipa anche alle selezioni per il Festival di Sanremo, un’opportunità che lo avvicina ulteriormente al grande pubblico.

La carriera nel mondo della dance e la sua ascesa

Dal 1992, Roby Rossini inizia a collaborare come vocalist e deejay in numerosi locali di Roma, un’esperienza che gli permette di entrare in contatto con il mondo della dance music. La sua presenza nelle discoteche di Roma e del Lazio consolida la sua reputazione nel panorama musicale locale. Il vero salto di qualità avviene però nel 1995, quando partecipa alla kermesse “30 ore per la vita” sulle reti Mediaset, esibendosi con il brano inedito “Loverboy”, scelto come sigla per una diretta dance dalla discoteca Ecu di Rimini.

Questa esperienza rappresenta un momento cruciale nella sua carriera, poiché gli permette di emergere nel panorama musicale nazionale. L’anno successivo, dal 1996 al 2001, continua a fare il deejay e il veejay televisivo, partecipando a trasmissioni come “Pub & Disco” e “Night & Disco”, in onda su Televita e GBR, e su Stream TV, la rete satellitare che confluisce successivamente in Sky. Questi anni di esperienza in radio e televisione consolidano il suo status di artista poliedrico, capace di unire il mondo della discoteca con quello della televisione e dei media.

L’ascesa nell’italodance e il successo internazionale

Nel 2003, Roby Rossini inizia finalmente la sua carriera discografica solista. Grazie all’incontro con Andrea Prezioso, Giorgio Prezioso e Marvin, entra a far parte della nascente etichetta Propaganda Records, in collaborazione con Time Records di Brescia. Nello stesso anno, pubblica la sua reinterpretazione del brano “Tanz Bambolina” di Alberto Camerini, in una versione italodance, realizzata in studio con il suo amico e socio storico Alex Leblanc, che conquista rapidamente le classifiche italiane e internazionali. Il brano ottiene un ottimo riscontro dalle emittenti radiofoniche italiane, entrando nelle Deejay Parade di Radio Deejay, dove raggiunge la prima posizione.

Il successo di “Tanz Bambolina” apre la strada a una serie di nuove produzioni. Partecipa al Sanremo Star Festival e si esibisce in diretta su Rai 2 nella trasmissione CD Live, dove raccoglie consensi anche a livello televisivo. A seguire, il suo singolo “Rendez Vous” entra nelle classifiche di Rai3, mentre il brano “The Castle” lo vede per la prima volta cantare in inglese, segnando un’ulteriore evoluzione artistica.

Collaborazioni internazionali e l’evoluzione del suono

Dal 2005, Roby Rossini prosegue la sua carriera con l’etichetta Melodica Records e lancia il brano “Future Mind”. Nel 2006, collabora con Danijay per il singolo “Arcobaleno”, pubblicato sotto Universal, e nel dicembre dello stesso anno si esibisce nel programma Stelle e note di Natale su Rai 2, duettando con Alberto Camerini. Nel 2009, c’è una svolta nella sua carriera con l’uscita di “Ridere e Volare”, che dà inizio a un nuovo progetto discografico: l’album “Pioggia Nucleare”. Questo EP, con influenze elettropop, segna un crossover tra il suono dance e quello degli anni ’80, unendo nuovi arrangiamenti a testi scritti da Roby Rossini.

Nel 2012, con la traccia “Explode”, pubblicata sotto Dance and Love di Gabry Ponte, il brano diventa la colonna sonora di una campagna pubblicitaria di McDonald’s in Germania, ampliando ulteriormente la sua portata internazionale. A partire dal 2015, continua ad evolversi nel panorama musicale, lanciando singoli come “Pupa” e “Un’altra estate”, che confermano, ancora una volta, la sua attitudine al mix di dance e pop.

Un’artista da una vena artistica molto articolata, e da un profondo senso di amore nei confronti di ciò che definisce vita e compagna costante da sempre: la musica.

Un’ intervista intervallata da grandi concetti, mixati tra mente e cuore, che raccontano la bellezza di un viaggio senza spazio e tempo nei meandri della musica e della magia. Amare la musica significa quindi tanta pazienza e sacrificio, ma anche la bellezza di cogliere le sfumature che la vita riserva; tra un ridere e volare e una palette di colori molteplici, ci si può immergere ogni giorno in ciò che viene concesso dall’esistenza stessa: orizzonti sconfinati e immense possibilità.

About Roberta Grazzini

Artista Spirituale. Amo il canto, il ballo, la musica e le esperienze sensoriali. Esprimo la mia essenza portando il messaggio della comunicazione spirituale tra il visibile e l'invisibile, per ritrovare la propria vera ed unica autenticità, in questo cammino di esperienza chiamato vita.

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