Un viaggio multimediale tra politica, storia e umanità per riscoprire il valore attuale dell’eredità di Enrico Berlinguer, leader carismatico del PCI e voce ispiratrice di una società più giusta.
Luca Telese torna sulle scene con “La scorta di Enrico / Quando i supereroi lavoravano per il Pci”, uno spettacolo tratto dal suo bestseller “La scorta di Enrico” (Solferino, 2022). La rappresentazione, in programma il 14 gennaio al Teatro Massimo di Cagliari, si inserisce nella settima edizione di Legger_ezza 2025, un progetto promosso dal CeDAC in collaborazione con la Libreria Edumondo per valorizzare la letteratura contemporanea.
Lo spettacolo, prodotto da ITC 2000, unisce narrazione, testimonianze e documenti storici, restituendo un ritratto autentico e sfaccettato di Enrico Berlinguer. Attraverso le voci di Alberto Menichelli, Lauro Righi, Dante Franceschini e altri membri della sua scorta, il pubblico viene trasportato nel cuore della politica italiana del secondo dopoguerra. Le vicende politiche si intrecciano con momenti di vita privata, rivelando la complessità di un uomo che incarnava sobrietà, integrità e una visione politica innovativa.
La figura di Enrico Berlinguer
Berlinguer, leader del Partito Comunista Italiano, rappresentava una figura unica: antifascista durante la Seconda guerra mondiale, sostenitore dell’eurocomunismo e promotore del “compromesso storico”. La sua coerenza morale e il suo impegno per una società più giusta sono ancora oggi un esempio per molti.
Tra gli eventi che hanno segnato la sua carriera, lo spettacolo cita episodi come la Primavera di Praga, il golpe cileno e il rapimento di Aldo Moro. Nonostante il passare del tempo, la “questione morale” sollevata da Berlinguer appare oggi più attuale che mai. Telese, attraverso un linguaggio diretto e coinvolgente, invita il pubblico a riflettere sulla necessità di una politica orientata al bene comune.
La rappresentazione si chiude con la tragica scomparsa di Berlinguer, avvenuta nel 1984 durante un comizio a Padova. Telese sottolinea come lo spettacolo non sia un’agiografia, ma un racconto preciso e documentato, capace di ispirare nuove generazioni a seguire l’esempio di un leader che ha saputo coniugare ideali e azione politica.