Zephorum, la startup sarda per l'eredità digitale, offre un servizio innovativo per il recupero dei contenuti online dei defunti.

Zephorum e l’eredità digitale startup sarda

Una startup innovativa sarda propone soluzioni tecnologiche per il recupero dell’eredità digitale, presentando il suo progetto alla fiera internazionale di Las Vegas, la più importante al mondo nel campo delle tecnologie consumer.

In un mondo sempre più immerso nel digitale, uno degli aspetti più inquietanti del nostro tempo è legato alla gestione dei dati e dei contenuti che lasciamo online dopo la nostra morte. La Sardegna, in particolare, è al centro di un progetto che sta cambiando il modo in cui pensiamo all’eredità digitale. Zephorum, una startup sarda nata nel 2023, si occupa proprio di questo: aiutare i parenti a recuperare i profili e i contenuti dei defunti, conservati nei vari archivi digitali e nei social media. La startup, fondata da Giulia Salis Nioi, esperta di comunicazione e marketing, è stata selezionata per rappresentare l’Italia al Ces di Las Vegas, uno degli eventi più importanti nel panorama tecnologico internazionale.

Il progetto, che si presenta come una vera e propria “seconda vita” nel web, offre ai familiari la possibilità di accedere a foto, video, email, post sui social, e altri contenuti multimediali conservati nei cloud, una volta che il loro parente è venuto a mancare. Per circa 300-400 euro, infatti, si può recuperare tutto il lascito digitale di una persona, senza bisogno di password o complicate procedure legali. Questo servizio si rivela fondamentale in un’epoca in cui sempre più persone vivono una parte significativa della loro vita attraverso i social e le piattaforme digitali.

La startup sarda e il suo impatto globale

Dietro Zephorum ci sono diversi esperti provenienti da ambiti diversi, che hanno contribuito a sviluppare un servizio tanto innovativo quanto delicato. Tra i membri del team c’è David Harris, manager informatico di Sassari, e sua figlia Matilda, psicologa di 25 anni. Inoltre, l’avvocato informatico Giovanni Battista Gallus ha messo a punto una procedura legal tech per garantire l’accesso ai contenuti senza necessità di credenziali. Oggi, Zephorum si trova ad affrontare una sfida unica: portare un tema di grande importanza sociale ed etica, quello dell’eredità digitale, in un contesto internazionale prestigioso come il Ces di Las Vegas.

Durante la sua presentazione a Las Vegas, Giulia Salis Nioi ha sottolineato come l’eredità digitale rappresenti una nuova dimensione del “fine vita”, spesso dimenticata o ignorata dalla legge e dalle politiche tecnologiche. Il concetto di “profili fantasma” sta diventando sempre più rilevante, con milioni di account dei defunti che rimangono in stasi sui social network, difficilmente accessibili o cancellati in fretta. Questo crea una sorta di oblio digitale, ma anche un archivio che, se gestito correttamente, potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa per le famiglie.

L’importanza di pianificare l’eredità digitale

Zephorum ha lanciato un servizio che permette di pianificare in anticipo l’eredità digitale, offrendo la possibilità di stabilire chi avrà accesso ai propri profili online dopo la morte. Il sito dell’applicazione prevede una sezione in cui è possibile scegliere chi potrà visualizzare i contenuti e come verranno trattati i ricordi digitali, proprio come un testamento tradizionale. Oltre a fornire un supporto nella gestione dei dati, Zephorum si fa anche portavoce di una nuova figura: il custode digitale, una persona fidata che avrà il compito di proteggere e tramandare la memoria del defunto nel cyberspazio.

L’applicazione permette anche di creare profili commemorativi, come un “mausoleo virtuale” dove amici e parenti possono lasciare pensieri, necrologi o dediche. In questo modo, Zephorum non solo facilita il recupero dei dati, ma offre anche uno spazio di ricordo per mantenere viva la memoria di chi non c’è più. In questo contesto, l’app si propone di risolvere un altro problema crescente: i furti di identità, che avvengono soprattutto attraverso profili inattivi. Molti ladri d’identità riescono infatti a riutilizzare foto e post di defunti per trarre profitto, alimentando un problema che Zephorum cerca di combattere.

About Roberta Grazzini

Artista Spirituale. Amo il canto, il ballo, la musica e le esperienze sensoriali. Esprimo la mia essenza portando il messaggio della comunicazione spirituale tra il visibile e l'invisibile, per ritrovare la propria vera ed unica autenticità, in questo cammino di esperienza chiamato vita.