Condizioni meteo estreme e calore record: il monito dell’Onu sul clima
Il cambiamento climatico e i record del 2024: un anno di sfide globali
Il 2024 si avvia a essere l’anno più caldo mai registrato, segnando un nuovo picco di condizioni meteorologiche estreme. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), agenzia dell’ ONU, ha lanciato un allarme severo, definendo il trend attuale come una “strada della rovina”. Secondo l’OMM, le emissioni di gas serra continuano a crescere, superando i record precedenti e alimentando eventi climatici senza precedenti.
“La combinazione di ondate di calore, tempeste e inondazioni evidenzia l’urgenza di agire”, ha dichiarato Petteri Taalas, segretario generale dell’OMM. Taalas ha sottolineato che il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, ma una realtà tangibile che colpisce economie, ecosistemi e vite umane. Il 2024 ha visto temperature record non solo nei continenti, ma anche negli oceani, dove il riscaldamento sta alterando interi sistemi biologici.
Un anno di record: le emissioni e il riscaldamento globale
Oltre al caldo estremo, l’OMM segnala che le emissioni di CO2, metano e altri gas serra hanno raggiunto livelli mai visti prima. Questo incremento spinge il riscaldamento globale oltre i limiti fissati dagli accordi internazionali come l’Accordo di Parigi. “Le emissioni non rallentano e ciò contribuisce a intensificare fenomeni climatici devastanti come siccità, incendi e uragani sempre più violenti”, ha aggiunto Taalas.
Gli esperti dell’OMM invitano a una transizione rapida verso fonti energetiche rinnovabili e a una drastica riduzione dell’uso di combustibili fossili. Tuttavia, il percorso verso un futuro sostenibile appare ancora irto di ostacoli, tra resistenze politiche e finanziarie.