Alluvioni, siccità e vento: i numeri allarmanti dell’emergenza climatica
Il 2024 ha portato 351 eventi climatici estremi in Italia, come riportato dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente, in collaborazione con il Gruppo Unipol. Si registra un aumento del 485% rispetto ai 60 casi del 2015, evidenziando la crescente gravità della crisi climatica. Gli allagamenti dovuti a piogge intense hanno rappresentato il fenomeno più frequente, con 134 episodi, seguiti da 62 eventi legati al vento e 46 esondazioni fluviali.
La siccità prolungata ha segnato 34 episodi, con un incremento del 54,5% rispetto al 2023. Il Nord Italia si conferma l’area più colpita, con 198 eventi registrati. Tra le regioni, l’Emilia-Romagna guida la lista con 52 episodi, seguita da Lombardia, Sicilia, Veneto e Piemonte. La capitale ha affrontato 8 eventi estremi, più di Genova (7) e Milano (6).
Infrastrutture e trasporti sotto pressione
Le infrastrutture italiane hanno subito gravi danni. A ottobre, a Roma, la stazione Cipro della Metro A è stata chiusa per allagamenti. Nello stesso mese, un forte maltempo ha interrotto la linea ferroviaria Rimini–Ravenna, allagando i binari nella stazione di Cesenatico.
Settembre ha visto l’esondazione del fiume Seveso a Milano, che ha causato ritardi di oltre due ore nei treni tra Rogoredo e Porta Vittoria, compromettendo anche il servizio tranviario. Le temperature record hanno contribuito ulteriormente a interruzioni, aggravando i problemi nel trasporto pubblico.
Temperature record e impatti sul territorio
Nel 2024, il programma europeo Copernicus ha rilevato un nuovo record globale di temperature. Per la prima volta, la media ha superato di 1,5°C i livelli pre-industriali. A novembre, le temperature globali hanno raggiunto 14,1°C, risultando il secondo mese più caldo di sempre.
In montagna, lo zero termico in Piemonte ha toccato i 5.206 metri, avvicinandosi al record di 5.296 metri del 2015. Il fenomeno della siccità si è intensificato in Sicilia, Sardegna e Basilicata, con gravi impatti sulle riserve idriche.