Un viaggio tra letteratura e storia che esplora l’identità sarda attraverso figure femminili e luoghi iconici
Sabato 28 dicembre alle 18, il Teatro Civico “Ballero” di Alghero accoglierà l’inaugurazione della nona rassegna dedicata agli itinerari letterari e storici dell’identità sarda. L’evento, organizzato dall’associazione culturale La Casa Rosa, propone un percorso attraverso tappe fondamentali della storia dell’isola. Dopo l’apertura ad Alghero, seguiranno due appuntamenti: il 29 dicembre a Bosa e il 30 dicembre a Castelsardo. Ogni incontro approfondirà la vita di donne illustri e il contesto storico del periodo Giudicale.
L’attenzione sarà rivolta alle Giudicesse Eleonora d’Arborea, Benedetta da Cagliari, Elena di Gallura e Adelasia di Torres, protagoniste del Medioevo sardo. Saranno evidenziate anche figure spirituali come Ildegarda di Bingen, simbolo di saggezza e misticismo. La rassegna intende raccontare l’importanza di queste personalità, coinvolgendo il pubblico con narrazioni e performance artistiche.
Un programma ricco di interventi e performance artistiche
L’evento inaugurale ad Alghero includerà interventi istituzionali e momenti artistici. Il sindaco Raimondo Cacciotto e l’assessora alla cultura Raffaella Paola Sanna apriranno la serata insieme a Maristella Casula, presidente dell’associazione La Casa Rosa, e Margherita Lendini, presidente della Fidapa Alghero. La conduzione sarà affidata alla giornalista Erika Pirina, che guiderà il pubblico attraverso i vari interventi.
La voce recitante di Maria Antonietta Pirrigheddu darà vita ai testi selezionati, accompagnata dagli intermezzi musicali del Trio Vox Antiqua. Il gruppo proporrà brani medievali e rinascimentali, creando un’atmosfera coinvolgente. Gli ospiti della serata includeranno Neria De Giovanni, esperta di letteratura, e Andrea Pala, storico della Sardegna.
Un’occasione per riscoprire l’identità sarda
Questa rassegna unisce storia e cultura, con un approccio che valorizza il passato e lo rende accessibile al pubblico contemporaneo. Alghero, Bosa e Castelsardo diventano così luoghi di riflessione e dialogo sul patrimonio culturale dell’isola.