Obbligo di fatturazione elettronica prorogato fino al 2027: cosa sapere
Una proroga che ridisegna il panorama amministrativo: intervista agli esperti del settore
Con un decreto ufficiale, il governo italiano ha prorogato fino al 31 dicembre 2027 l’obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica per le operazioni tra soggetti con partita IVA. Si tratta di una misura che continua a rivoluzionare la gestione delle attività economiche, offrendo vantaggi ma anche sfide per imprese e professionisti. Per comprendere meglio gli sviluppi e le implicazioni di questa decisione, abbiamo intervistato Luca Bianchi, esperto di fiscalità digitale, e Giulia Rossi, consulente per le imprese con sede a Milano.
Luca Bianchi: “Un passo verso la digitalizzazione completa del sistema fiscale”
Durante l’intervista, Luca Bianchi ha sottolineato come la proroga rappresenti un ulteriore passo verso una gestione più trasparente e automatizzata del sistema fiscale italiano. Secondo Bianchi, la fatturazione elettronica non è solo un obbligo, ma anche un’opportunità per le imprese di migliorare i processi interni e abbattere i costi legati alla documentazione cartacea.
“La decisione di prolungare l’obbligo fino al 2027 rafforza l’impegno del Paese verso una digitalizzazione capillare. Anche se inizialmente molte aziende hanno incontrato difficoltà nell’adattarsi al nuovo sistema, i benefici sono evidenti: riduzione degli errori, maggiore efficienza e tracciabilità delle operazioni,” afferma Bianchi. Tuttavia, l’esperto avverte che la transizione digitale richiede investimenti in tecnologia e formazione, soprattutto per le piccole e medie imprese.
Bianchi ha anche commentato l’importanza della proroga per il monitoraggio fiscale. “L’Agenzia delle Entrate dispone di strumenti più avanzati per individuare l’evasione, ma è essenziale che il governo supporti le imprese con incentivi e semplificazioni.”
Giulia Rossi: “Piccole imprese e professionisti ancora in difficoltà”
Dall’altro lato, Giulia Rossi, che assiste imprenditori e liberi professionisti nell’implementazione dei sistemi di fatturazione elettronica, evidenzia le difficoltà persistenti. “Molti piccoli imprenditori si sentono ancora impreparati, nonostante l’obbligo sia in vigore dal 2019. Per loro, il problema principale non è solo tecnologico, ma anche culturale: adattarsi a un sistema così diverso richiede tempo,” spiega Rossi.
La proroga fino al 31 dicembre 2027 potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per coloro che devono ancora completare la transizione. Rossi suggerisce che per massimizzare i benefici della fatturazione elettronica sia necessario puntare su formazione e assistenza mirata, in particolare nelle aree rurali o meno servite tecnologicamente.
Inoltre, Rossi sottolinea il ruolo cruciale dei software gestionali: “Strumenti intuitivi e accessibili sono la chiave per rendere questa tecnologia una risorsa, non un ostacolo.”