Come si informano e cosa leggono gli italiani: tendenze e abitudini della popolazione connessa
Smartphone, social e lettura: la fotografia del rapporto Censis
Smartphone e social media dominano il panorama dell’informazione in Italia. Secondo il Rapporto Censis 2024, l’83,7% degli italiani si tiene aggiornato utilizzando il proprio smartphone, scrollando tra news, app e social. All’interno di questo dato, emerge un quadro più variegato: il 37,9% cerca notizie in modo mirato, mentre il 28,2% consulta diverse fonti per ottenere un quadro più completo. Solo il 25,4% legge articoli completi, preferendo spesso fermarsi ai titoli (13,2%). Tra le forme più recenti di fruizione, i video informativi coinvolgono il 12,1% della popolazione, con una predominanza dei giovani tra i 14 e i 29 anni (16,7%).
Interessante è anche il fenomeno degli immagini e podcast: l’8,1% degli italiani preferisce guardare solo immagini per informarsi, mentre il 3,7% utilizza podcast. Questa polarizzazione tra lettori tradizionali e visualizzatori sembra destinata a crescere, spinta dalle piattaforme come Instagram, TikTok e Telegram, che incentivano formati visivi e brevi, in linea con la crescente disabitudine a leggere testi lunghi.
Lettura in Italia: libri, fumetti e audiolibri
Il Rapporto Censis 2024 dedica ampio spazio anche alla lettura. Nel 2023, il 48,3% degli italiani ha letto almeno un libro, una percentuale in lieve crescita rispetto al passato recente (42,7% nel 2022). Tuttavia, si tratta ancora di una realtà distante dai livelli del 2007, quando il dato raggiungeva il 59,4%. Se si considerano i lettori abituali – coloro che leggono almeno tre libri all’anno – la percentuale si ferma al 25,1%, segno che più della metà degli italiani non legge affatto.
Tra le nuove tendenze spiccano i fumetti e le graphic novel, letti dall’8,0% della popolazione, con una predominanza maschile (10,7% contro il 5,3% femminile) e tra i più istruiti (9,7% tra diplomati e laureati). Gli audiolibri, pur rimanendo una nicchia, registrano un 5,3% di estimatori, evidenziando l’interesse crescente per formati innovativi.