Esame di guida 2025: Salvini punta sulla pratica

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, anticipa le modifiche all’esame di guida e lancia un appello ai sindacati per ridurre l’impatto degli scioperi natalizi.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha delineato le linee guida per una revisione significativa dell’esame di guida. Durante un intervento al Tg2 Post, Salvini spiegava che la nuova formula, prevista per il 2025, avrebbe puntato a una maggiore attenzione alla pratica rispetto alla teoria. “L’attuale sistema si basava troppo sulle crocette, quasi una ruota della fortuna, e poco sull’esperienza concreta di guida”, dichiarava il leader della Lega, sottolineando l’importanza di una formazione più adeguata ai tempi moderni.

Salvini menzionava un approccio innovativo, studiato in collaborazione con le scuole guida e pensato soprattutto per i giovani. “Sto ragionando su un esame meno scolastico e più pratico, con un focus sull’esperienza di strada”, specificava il ministro. Questi cambiamenti avrebbero reso l’esame più accessibile e meno dipendente dalla fortuna, favorendo un percorso educativo che privilegiasse la sicurezza stradale.

Appello ai sindacati: ridurre gli scioperi durante le festività

Durante lo stesso intervento, Salvini affrontava anche la questione degli scioperi indetti dai sindacati per il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia. Il ministro evidenziava come la mobilitazione, prevista a pochi giorni dal Natale, avrebbe potuto creare disagi significativi per milioni di italiani. “Chiederò ai sindacati di limitare lo sciopero a poche ore, invece delle 24 previste”, affermava Salvini, sottolineando la necessità di bilanciare il diritto allo sciopero con il diritto alla tranquillità di chi deve affrontare impegni importanti come visite mediche o esami universitari.

Il ministro ricordava che il governo stava già lavorando per garantire aumenti salariali significativi ai lavoratori del settore pubblico, una misura che mancava da anni. La proposta si collocava all’interno di una più ampia strategia per sostenere il potere d’acquisto e migliorare le condizioni lavorative. Salvini, inoltre, ribadiva il suo impegno a garantire servizi essenziali anche durante le agitazioni sindacali.

La difesa di Salvini sulla sentenza Open Arms

In chiusura, il leader della Lega si soffermava sulla vicenda giudiziaria legata al caso Open Arms. “Non credo di essere un eroe, ma neppure un delinquente. Ho agito per difendere i confini e la sicurezza degli italiani”, spiegava Salvini, che rischia una condanna a sei anni. Il ministro mostrava fiducia nella propria assoluzione, descrivendo un eventuale verdetto negativo come un messaggio incoraggiante per gli scafisti e pericoloso per la sicurezza del Paese.

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