L’alluminio si conferma un modello virtuoso nell’economia circolare grazie alla sua capacità di essere riciclato al 100%. I dati 2023 raccontano un tasso di recupero che supera le aspettative, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
L’alluminio è senza dubbio uno dei materiali più versatili e sostenibili, soprattutto per le sue straordinarie proprietà di riciclo. Ogni anno, CIAL – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio fornisce nuovi dati sul riciclo dell’alluminio in Italia, e i numeri del 2023 sono particolarmente significativi. Secondo il consorzio, infatti, nel corso dell’anno sono stati riciclati il 70,3% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato. Un totale che corrisponde a ben 59.300 tonnellate di materiale recuperato. Con l’aggiunta del recupero energetico, il totale dei materiali recuperati arriva a 74,1%. Risultato che dimostra come l’Italia stia affrontando con serietà e determinazione le sfide legate alla green economy. Questi numeri sono stati presentati in occasione di Ecomondo 2024, la fiera dedicata alla green economy, che si è tenuta a Rimini. Dal 5 all’8 novembre, raccogliendo attenzione per le politiche sostenibili applicate al settore.
Questi dati non sono solo numeri positivi per l’ambiente. Ma testimoniano anche come il riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia superi abbondantemente gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea. Entro il 2025, l’UE si è posta l’obiettivo di riciclare almeno il 50% degli imballaggi in alluminio. Mentre al 2030 tale soglia dovrebbe salire al 60%. L’Italia, con un tasso di riciclo del 70%, ha quindi già raggiunto e superato questi obiettivi. Evidenziando il ruolo di primo piano del nostro paese nelle politiche di riciclo e recupero delle risorse. Questo impegno ha avuto un impatto significativo anche in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Grazie al riciclo dell’alluminio, sono state evitate ben 417.000 tonnellate di CO2. A questo si aggiunge un risparmio energetico pari a oltre 182.000 tonnellate equivalenti di petrolio, una cifra che dimostra come l’industria del riciclo non solo riduca l’inquinamento, ma contribuisca in modo concreto alla sostenibilità energetica.
Il ruolo di Cial e la filiera del riciclo
A spiegare in dettaglio i numeri del riciclo è Gennaro Galdo, responsabile della comunicazione di CIAL. Che ha illustrato come il consorzio operi in tutta Italia per promuovere il recupero degli imballaggi in alluminio. CIAL, che fa parte del sistema CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), collabora strettamente con i Comuni e i cittadini. Gestendo la raccolta differenziata e indirizzando il materiale verso le fonderie, dove viene trasformato e reimmesso nel ciclo produttivo. In Italia sono presenti 11 fonderie destinate al riciclo dell’alluminio, che lavorano a pieno ritmo per garantire che l’alluminio raccolto venga completamente riutilizzato.
Come sottolineato da Galdo, l’alluminio è un materiale particolarmente adatto all’economia circolare. Non solo per la sua capacità di essere riciclato al 100%, ma anche per la sua caratteristica di poter essere sottoposto a numerosi cicli di recupero senza perdere qualità. Questo lo rende unico rispetto ad altri materiali, che a volte perdono valore dopo pochi cicli di riciclo. Non a caso, l’alluminio rappresenta il paradigma dell’economia circolare. In quanto può essere riciclato infinite volte, rimanendo sostanzialmente lo stesso materiale, anche se riutilizzato in contesti diversi. “Quando parliamo di alluminio,” afferma Galdo, “non parliamo di ‘usa e getta’, ma di ‘usa e ricicla’. Grazie alla sua natura, il 75% dell’alluminio mai prodotto è ancora in circolazione, grazie ai numerosi cicli di riciclo.”
L’importanza degli imballaggi in alluminio nel quotidiano
Gli imballaggi in alluminio rappresentano una parte fondamentale della nostra vita quotidiana, con lattine per bevande, scatolette per alimenti, vaschette e bombolette spray che siamo soliti usare in cucina o per la cura della persona. Questi imballaggi sono tra i più comuni nelle nostre case, eppure la loro capacità di essere riciclati efficacemente li rende una risorsa inestimabile. CIAL ha sottolineato come le lattine per bevande siano in assoluto gli imballaggi in alluminio più riciclati in Europa, con percentuali che superano il 93%, un dato che evidenzia il successo del riciclo in Italia, ben al di sopra della media europea. Grazie alla filiera del riciclo, questi imballaggi possono essere trasformati in nuovi contenitori, riducendo la necessità di produrre alluminio primario, e riducendo l’impatto ambientale legato all’estrazione della bauxite, la materia prima per la produzione di alluminio.
Grazie a queste iniziative, l’Italia si conferma un esempio di sostenibilità ambientale e di impegno verso un’economia circolare che mira a ridurre il consumo di risorse naturali e a promuovere il recupero dei materiali. L’alluminio si pone quindi come un alleato fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico, offrendo un contributo concreto alla riduzione delle emissioni di gas serra e al miglioramento dell’efficienza energetica.