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La sirena del docu-film: Rotta 230° al festival di Venezia

Rotta 230°: il docu-film di Igor Biddau sul ritorno degli esuli d’Istria.

“Rotta 230°” è il docu-film del regista di origini sarde Igor Biddau, prodotto da Time Multimedia di Gianluca Vania Pirazzoli.

Il film racconta il ritorno alla terra dei padri da parte degli esuli d’Istria, ripercorrendo a ritroso il tragico viaggio compiuto nel 1948 da 13 pescherecci. A bordo vi erano 53 famiglie provenienti da Fiume e dalla Dalmazia, che dopo aver perso tutto, intrapresero un viaggio di speranza lungo 20 notti e 20 giorni, fino ad approdare a Fertilia.

Il film vede la partecipazione della stilista turritana Antonella Fini, anche in veste di costumista. “Rotta 230°” è stato presentato all’81ª edizione del Festival del Cinema di Venezia, dove ha suscitato grande interesse. Il film sarà proiettato in diverse città italiane e infine trasmesso dalla Rai.

Un elemento centrale del film è la sirena, interpretata dall’attrice palermitana Federica Picone. Il costume è stato realizzato in voille di seta pura colorato con il gelso, un materiale che la stilista ha scelto con cura. Ispirata dall’attenzione verso l’ambiente, Antonella Fini ha selezionato il gelso anche per il suo significato simbolico. Plinio il Vecchio, scrittore e naturalista, lo definiva “Sapientissima arborum“, l’albero più saggio, perché attende pazientemente che le ultime gelate siano scongiurate prima di emettere il fogliame.

In sardo, il gelso è chiamato “morighessa“. È considerato simbolo di prudenza proprio per questa sua caratteristica. La scelta del gelso, oltre che per il suo colore violaceo, è stata fatta per lanciare un messaggio di prudenza e rispetto verso la natura, rivolto sia ai giovani che agli adulti. Mai come in questo periodo, infatti, la nostra madre Terra ha bisogno di attenzione e cura.

Come ricorda la stilista: “Rispettando la natura, rispetteremo noi stessi.”

About Roberta Ferrau

Studentessa in Scienze della Comunicazione Artistica. Grande appassionata di cultura pop e letteratura, in particolare narrativa fantastica. Quando non sono immersa in mondi fantastici mi dedico all'esplorazione della comunicazione digitale e tradizionale.

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