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Biennale di Ulassai: l’ assegnazione del Premio del Pubblico

Una serata dedicata alla proclamazione dei vincitori del Premio del Pubblico e alla musica country rock dei Death-Rattle. Ulassai si conferma epicentro dell’arte in Sardegna con la prima edizione della Biennale, dedicata all’eredità della grande artista sarda Maria Lai.

La prima Biennale d’Arte Contemporanea di Ulassai si prepara a un nuovo appuntamento, dedicato al Premio del Pubblico, che verrà assegnato domenica 29 settembre a partire dalle 18:30 negli spazi del museo CaMuc. I vincitori saranno selezionati dai voti dei visitatori che, nel corso dell’esposizione, hanno avuto l’opportunità di apprezzare le opere presentate nei due luoghi simbolo dell’evento: il CaMuc e la Stazione dell’Arte.

Il Premio del Pubblico, di grande valore simbolico, celebra il dialogo tra gli artisti contemporanei e l’eredità poetica di Maria Lai, un riferimento imprescindibile nel panorama artistico sardo e internazionale. Durante la cerimonia, moderata dalla giornalista Simona Scioni, il direttore artistico Gianni Murtas e il comitato scientifico, composto da Antonello Carboni, Chiara Manca e Damiano Rossi, assegneranno un premio in denaro di 1.250 euro ciascuno agli artisti più votati. Il coinvolgimento della comunità si esprime anche nella presenza del sindaco Giovanni Soru, insieme alla giunta comunale di Ulassai e ai membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Stazione dell’Arte.

La Biennale e il legame con il territorio: un incontro tra arte e cultura

La cerimonia si concluderà con un’esibizione dal vivo del gruppo Death-Rattle, noto per il suo country rock energico e coinvolgente, che suonerà a partire dalle 21:00, regalando ai presenti una serata di musica e arte. Ma gli eventi della Biennale di Ulassai non finiscono qui: la chiusura ufficiale dell’edizione avverrà domenica 6 ottobre, in occasione del finissage, con un altro importante appuntamento musicale. Saranno infatti protagoniste la chitarrista brasiliana Carol Mello e la violinista Emanuela Lioy, che accompagneranno il pubblico in un viaggio sonoro raffinato, degno dell’atmosfera artistica che avvolge Ulassai.

Il successo di questa prima edizione della Biennale si deve anche al supporto della direttrice del MAN di Nuoro, Chiara Gatti, che lo scorso agosto ha assegnato il Premio della Critica all’artista cagliaritano Crisa, per la sua interpretazione innovativa del tema del rapporto tra arte e ambiente. La Biennale, inaugurata il 2 giugno 2024, ha visto la partecipazione di 25 artisti, chiamati a confrontarsi con l’opera e l’eredità di Maria Lai, un’artista che ha saputo legare profondamente la sua ricerca con il territorio sardo e con il concetto di comunità. Ulassai, grazie alla collaborazione con la Fondazione Stazione dell’Arte, si conferma quindi un polo culturale in costante crescita, dove arte, musica e territorio si intrecciano in modo unico.

Un bilancio positivo: la Biennale come stimolo culturale per Ulassai e oltre

Giunti quasi al termine di questa prima edizione, è tempo di bilanci per il comitato scientifico della Biennale. Gianni Murtas, direttore artistico, sottolinea l’importanza di questa manifestazione per la Stazione dell’Arte e per il comune di Ulassai, che ha superato la tradizionale funzione museale dell’eredità di Maria Lai. Questo evento ha fornito un forte stimolo creativo agli artisti, chiamati a riflettere sul rapporto tra arte e ambiente, un tema centrale per l’artista sarda. Secondo Antonello Carboni, la Biennale ha rappresentato un’opportunità per Ulassai, che si è presentata al pubblico con una veste rinnovata, ampliando l’orizzonte della sua offerta culturale e gettando le basi per diventare un epicentro dell’arte contemporanea in Sardegna.

Anche Chiara Manca del comitato scientifico conferma che l’iniziativa rispecchia la volontà di Maria Lai di trasformare la Stazione dell’Arte e il Museo CaMuc in laboratori di sperimentazione per le nuove generazioni di artisti. Questa prima edizione ha riportato all’attenzione del pubblico una selezione di opere che raccontano il contemporaneo nell’Isola, rispecchiando la poetica dell’artista cui la Biennale è dedicata.

About Federica Cardia

Studentessa in beni culturali, cuoca e mamma a tempo pieno. Dopo il diploma come tecnico per il turismo e svariati anni alla ricerca dell'occupazione che più mi si addice, tra cucine, pulizie, e corse in motorino per consegnare raccomandate, ho varcato anche la soglia dell' università alla veneranda età di quasi 30 anni. Fuori corso a causa di diverse vissicitudini, la migliore la mia bambina di 8 mesi, Dafne. Ora giunta quasi alla fine di questo percorso formativo, sarò qui presente per qualche tempo a scrivere per voi.

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