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Addio a James Earl Jones voce iconica del cinema.

Dalla voce di Dart Fener a Mufasa, james earl jones ha prestato il suo timbro profondo e inconfondibile a personaggi indimenticabili. Con una carriera di sette decenni, l’attore ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della cultura pop.

Con la sua inconfondibile voce baritonale, james earl jones è stato una delle figure più riconoscibili del cinema, nonostante il pubblico raramente lo vedesse in prima persona sul grande schermo. Nato nel 1931 nel Mississippi segregato, Jones aveva vissuto una giovinezza segnata da grandi difficoltà, tra cui un profondo senso di insicurezza che lo portò a balbettare per anni. Il trasferimento della sua famiglia dal Mississippi quando aveva solo cinque anni fu un trauma che peggiorò il suo problema di linguaggio. Fu solo grazie all’incoraggiamento di un insegnante di poesia del liceo che Jones cominciò a superare la balbuzie, scoprendo una delle sue più grandi risorse: la voce.

Dopo essersi diplomato e aver frequentato l’Università del Michigan, Jones prestò servizio nell’Esercito americano come Ranger, prima di lanciarsi nel mondo del cinema e del teatro. Il suo debutto cinematografico avvenne sotto la direzione di Stanley Kubrick nel 1964 con il film Dottor Stranamore, che segnò l’inizio di una carriera leggendaria.

la carriera stellare di james earl jones: da dart fener a mufasa

Uno dei ruoli che lo consacrarono definitivamente fu quello di Dart Fener (noto come Darth Vader nella versione originale), il leggendario villain della saga di Guerre Stellari, creata da George Lucas. Sebbene l’attore britannico David Prowse avesse incarnato fisicamente il personaggio, fu la voce profonda e potente di James Earl Jones a dare vita all’iconico cattivo, diventando uno dei punti di riferimento del cinema mondiale. Jones registrò le sue battute in poche ore, ricevendo un compenso di 7.000 dollari per il primo film. All’epoca, nessuno poteva prevedere il successo globale di Star Wars, destinata a diventare una delle più grandi saghe cinematografiche di tutti i tempi.

Dopo aver prestato la voce al temuto padre di Luke Skywalker e della principessa Leia, Jones continuò a lasciare il segno, interpretando un altro iconico personaggio: il leone Mufasa nel classico Disney Il Re Leone. Ancora una volta, la sua voce maestosa e carica di autorità rese il personaggio memorabile, diventando una parte indimenticabile dell’infanzia di milioni di spettatori in tutto il mondo.

Per scoprire di più su George Lucas e il successo di Guerre Stellari, visita la pagina ufficiale di Star Wars.

una carriera da premio oscar: dal grande white hope a radici

La carriera teatrale di Jones fu altrettanto impressionante. Nel 1969, interpretò il pugile Jack Johnson nella produzione teatrale di The Great White Hope, ruolo che gli valse una nomination agli Oscar. Fu solo il secondo attore afroamericano a ricevere una candidatura dopo Sidney Poitier, contemporaneo di Jones e altra figura leggendaria del cinema. La sua interpretazione intensa e carismatica aprì la strada a una serie di ruoli importanti, tra cui quello dell’ammiraglio Greer in Caccia a Ottobre Rosso e del signore della guerra Thulsa Doom in Conan il Barbaro.

Tra i ruoli più noti di James Earl Jones ci fu anche quello di Alex Haley nella miniserie televisiva Radici, che consolidò ulteriormente la sua fama internazionale. In seguito, divenne la riluttante recluta di Kevin Costner nel film L’uomo dei sogni, dimostrando ancora una volta la sua versatilità come attore.

James Earl Jones rimase anche una presenza iconica fuori dal mondo del cinema. Fu infatti la voce ufficiale della rete CNN, diventata famosa per il suo “This is CNN”, pronunciato con una pausa enfatica che rendeva il suo timbro riconoscibile in tutto il mondo.

Per approfondire la sua carriera nel teatro e nel cinema, visita la pagina ufficiale del Tony Award.

About Tomaso Pisano

Appassionato di videogiochi e musica, di sport nello specifico calcio. Animatore presso matrimoni, studente di beni culturali sezione archeologica.

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