Il cortometraggio “Prigionieri nella pietra” esplora le origini religiose del teatro, portando sullo schermo un racconto che unisce mito e musica
Diretto da Alessandro Dettori e prodotto dall’Ente Concerti Città di Iglesias, il filmato rende omaggio ai riti dionisiaci di Atene, con immagini suggestive girate al Teatro Electra di Iglesias.
L’arte teatrale affonda le sue radici nei riti antichi dedicati a Dioniso, celebrati ad Atene in tempi remoti. Questi riti sono stati la culla di un’arte che, pur evolvendosi, conserva ancora oggi tracce della sua origine sacra.
A questa dimensione invisibile ma potente del teatro si ispira il cortometraggio “Prigionieri nella pietra“, realizzato dal complesso musicale VADE.
Il video, che accompagna un brano omonimo, non è solo un complemento visivo alla musica, ma un tributo alla forza primordiale che anima il teatro.
Diretto da Alessandro Dettori e girato da Marina Federica Patteri, racconta la storia di un ragazzo attratto all’interno di un teatro mentre legge un libro su Dioniso.
Qui, sul palco del Teatro Electra di Iglesias, incontra i membri dei VADE, immobili come statue. Attraverso loro, entra in contatto con lo spirito antico che permea il teatro, diventando parte di questa realtà.
La coproduzione dell’Ente Concerti Città di Iglesias e della Casa di Prometeo ha permesso di dare vita a un’opera unica.
Le riprese nello storico Teatro Electra aggiungono una dimensione visiva potente al messaggio del cortometraggio. Il teatro non è solo uno spazio fisico, ma un luogo sacro che collega il passato al presente.
L’opera dei VADE rielabora antichi miti, rendendoli attuali e rilevanti per il nostro tempo. Il cortometraggio sottolinea come il teatro continui a essere un ponte tra il divino e l’umano.
I VADE sono una band che basa la propria produzione artistica sulla rielaborazione dei miti classici.
Anche se il loro stile musicale è radicato nel rock, scelgono di esibirsi solo nei teatri. Questo ambiente valorizza al meglio la loro musica, esaltandone la sacralità e l’intensità.
“Prigionieri nella pietra” è parte di un progetto più ampio: un’opera che esplora la presenza dello spirito dionisiaco nel mondo moderno.
Questo lavoro dimostra come la musica possa far rivivere il mito e rinnovare il legame tra arte e spiritualità. Con “Prigionieri nella pietra“, i VADE celebrano le origini sacre del teatro.
Invitano il pubblico a riflettere sull’importanza del mito nella nostra cultura, ricordando che l’arte rimane un mezzo essenziale per connetterci con le nostre radici più profonde. Anche in un’epoca dominata dalla tecnologia.